Riceci, l'associazione Diversamente diffida la Provincia: «Nessuna proroga, il progetto va archiviato. Lo stabilisce la legge»

Riceci, l'associazione Diversamente diffida la Provincia: «Nessuna proroga, il progetto va archiviato. Lo stabilisce la legge». Nella foto, da sinistra, Andrea Torcoletti e l'arcivescovo Sandro Salvucci
Riceci, l'associazione Diversamente diffida la Provincia: «Nessuna proroga, il progetto va archiviato. Lo stabilisce la legge». Nella foto, da sinistra, Andrea Torcoletti e l'arcivescovo Sandro Salvucci
di Lorenzo Furlani
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Martedì 16 Gennaio 2024, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 11:18

PETRIANO Il progetto della maxi discarica per rifiuti produttivi di Riceci di Petriano va archiviato perché così dispone la legge quando la sospensione di 180 giorni del procedimento trascorre senza che siano consegnate dal soggetto proponente le integrazioni documentali richieste dai vari enti della conferenza dei servizi. Lo evidenzia il presidente dell’associazione Diversamente, Andrea Torcoletti, che ha inviato alla Provincia sabato scorso (per pec) un’istanza di archiviazione, appellandosi alle norme del codice dell’ambiente; istanza reiterata ieri, dopo la lettura delle dichiarazioni del dirigente Andrea Pacchiarotti rilasciate al Corriere Adriatico, con la diffida all’ente dal concedere un’ulteriore proroga del termine alla società Aurora, che ha chiesto altri 7 mesi.

Le norme

Nella missiva si richiama il decreto legislativo 152/2006, che sul punto è esplicito (comma quinto dell’articolo 27 bis) : “Qualora entro il termine stabilito il proponente non depositi la documentazione integrativa, l'istanza si intende ritirata ed è fatto obbligo all'autorità competente di procedere all'archiviazione”.

E che chiarisce (al successivo comma 8) che i termini “si intendono perentori”. Il riferimento è alla vertenza di Aurora con il Genio civile. Entro la scadenza del 12 gennaio scorso la società partecipata da Marche Multiservizi ha fornito gli approfondimenti documentali chiesti dagli enti, salvo quelli sollecitati dal servizio della Regione per gli aspetti geomorfologici. Aurora ha impugnato davanti al Tar l’istanza del Genio civile, ritenendola illegittima, salvo poi, dopo un tentativo di mediazione della Provincia, proporre una rimodulazione delle richieste documentali, accettate dal Genio Civile, con l’impegno di ritirare il ricorso (come fatto per ora con la richiesta di sospensiva).

Ventilate azioni legali

Tutto questo, secondo Diversamente, non è rilevante per i vincoli temporali del procedimento (tanto più che nella nuova nota del Genio civile non c’è alcun riferimento al ricorso al Tar). L’associazione per la tutela della vallata del Foglia ha avvertito la Provincia che se verrà concessa una proroga agirà in “ogni sede legale opportuna”.

«Non dovremmo nemmeno discutere - sottolinea Diversamente - o porci il problema su cosa pensano di fare la Provincia e il funzionario Pacchiarotti (che non è architetto, bensì è laureato in giurisprudenza, ndr). La legge è chiara: il progetto di Aurora deve essere rigettato e archiviato».

La questione politica

«Il cda (parte pubblica) di Marche Multiservizi, presidente compreso (sempre di  parte pubblica), non si è mai dissociato formalmente da questo progetto. Il sindaco di Pesaro Ricci era solo preoccupato che il progetto venisse discusso sotto elezioni e il suo piano B si è perso nel nulla. Il senatore Ucchielli non è riuscito nemmeno ad approvare una delibera di contrarietà. Il presidente Paolini non agisce come socio di Mms e nemmeno riesce a farlo come presidente della Provincia».

La questione politicamente sensibile, infatti, è il rinvio dell’iter oltre le prossime elezioni amministrative. «Ma i cittadini hanno capito chi vuole la discarica - dice Torcoletti - e noi non abbiamo intenzione di arrenderci e di mollare».

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