Ricorso al Tar per Riceci ritirato, il dirigente della Provincia: «Aurora ha chiesto altri 210 giorni per le risposte al Genio civile»

Ricorso al Tar per Riceci ritirato, il dirigente della Provincia: «Aurora ha chiesto altri 210 giorni per le risposte al Genio civile». Nella foto una manifestazione a Riceci e, nel riquadro, Andrea Pacchiarotti
Ricorso al Tar per Riceci ritirato, il dirigente della Provincia: «Aurora ha chiesto altri 210 giorni per le risposte al Genio civile». Nella foto una manifestazione a Riceci e, nel riquadro, Andrea Pacchiarotti
di Lorenzo Furlani
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Lunedì 15 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 14:12

PETRIANO Il procedimento per l’autorizzazione della maxi discarica per rifiuti produttivi di Riceci di Petriano potrebbe subire un ulteriore slittamento di 7 mesi in seguito al ritiro da parte della società proponente Aurora, partecipata da Marche Multiservizi, del ricorso al Tar contro il documento del Genio civile del maggio scorso contenente le richieste di integrazione del progetto. Di 210 giorni, infatti, è l’ulteriore sospensione che Aurora ha sollecitato per adempiere alla rimodulazione delle integrazioni documentali richiesta al Genio civile prima delle festività natalizie e da questo servizio della Regione accettata nei primi giorni dell’anno. Sulla concessione della proroga decide la Provincia, competente sul rilascio dell’autorizzazione.

Sollecitata proroga di 7 mesi

«La società Aurora - informa il dirigente della Provincia Andrea Pacchiarotti, responsabile del procedimento - ha chiesto la proroga di 30 giorni più 180 per consegnare le risposte al Genio civile, ovvero lo stesso periodo di cui ha già fruito per le integrazioni documentali del progetto fornite agli altri enti della conferenza dei servizi.

Questa settimana valuteremo la congruità di questa istanza».

Lo scorso venerdì 12 gennaio, come conferma il dirigente della Provincia, scadeva la sospensione di 180 giorni concessa a norma di legge (il testo unico ambientale 152/2006) su richiesta di Aurora per le integrazioni documentali, oltre il termine ordinario di 30 giorni. Ma sull’iter si è inserita l’impugnazione davanti al Tar del documento del Genio civile sulla tutela geomorfologica della zona di Riceci, che la società proponente aveva ritenuto “pregiudizievole all’ottenimento del provvedimento autorizzatorio” e quindi illegittimo, in sostanza per la complessità delle indagini richieste.

Nel novembre scorso l’ex responsabile del procedimento Bartoli aveva convocato le parti per verificare la possibilità di superare la conflittualità davanti al Tar. In seguito, Aurora ha proposto un piano di intervento, con un monitoraggio di almeno 4 mesi nel 2024, accolto dal Genio civile (che comunque nella sua nota non fa alcun cenno al ricorso alla giustizia amministrativa) e il 10 gennaio scorso ha ritirato la richiesta di sospensiva al Tar.

«Deviazione concordata»

«L’istanza di Aurora di reimmissione nei termini - spiega il dirigente Pacchiarotti - è motivata dal riscontro positivo che il Genio civile ha dato alla richiesta della ditta di rimodulazione del monitoraggio. Questo sfasamento, che si è determinato per effetto del ricorso al Tar poi ritirato e dell’interlocuzione che si è avuta con il Genio civile, ha determinato oggettivamente una deviazione del procedimento, che è stata concordata tra la Regione e la ditta. Come responsabile del servizio, che deve tenere il coordinamento, dico che il principio fondamentale è quello della completezza dell’istruttoria; devono essere garantiti tutti gli apporti istruttori degli enti coinvolti. Questo è un meccanismo procedimentale complesso ed è importante arrivare a una decisione ponderata e completa, che non sia carente sotto il profilo istruttorio».

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