Insulti e minacce seriali ai vigili urbani di Gabicce Mare poi si scusa, ma la condanna è a 4 mesi

Insulti e minacce seriali ai vigili urbani poi si scusa, ma la condanna è a 4 mesi
Insulti e minacce seriali ai vigili urbani poi si scusa, ma la condanna è a 4 mesi
di Luigi Benelli
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Martedì 16 Gennaio 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 07:38

GABICCE MARE La macchina parcheggiata sulle strisce blu, le multe e le minacce ai vigili con biglietti sul cruscotto dell’auto. Ieri davanti al giudice monocratico il caso di un 29enne di Gabicce accusato di minacce e oltraggio a pubblico ufficiale. In un caso stato controllato in divieto di sosta e il vigile era pronto a far scattare la multa. Ma il giovane non aveva reagito benissimo: «Non mi fai la sanzione se no litighiamo forse e prendi le manette».

Le frasi

Poi: «Non mi frega niente, lì ci abito io, tu non capisci».

L’imputato era arrivato a mettere dei biglietti sul cruscotto dell’auto. «Alla prossima multa vi faccio scappare da Gabicce, lo giuro sulla tomba di mia madre. Siete avvisati, sappiamo ognuno dov’è di casa». Il tutto scrivendo anche il numero di matricola degli agenti.

«Se non la smettete di venire a fare le multe vi faccio saltare in aria, vi gonfio di botte, non sapete con chi avete a che fare». In un’altra occasione avrebbe incontrato un agente e gli avrebbe detto che se gli avesse fatto un’altra multa gli avrebbe spaccato la faccia e che se fosse scappato l’avrebbe raggiunto a casa. Vengono contestate le offese per essersi rivolto a un vigile dicendo: «Avete rotto, siete degli sfigati». Il giovane è difeso dall’avvocatessa Giulia Cometti e ha presentato una lettera di scuse ai vigili urbani e al comando. Ha anche versato un risarcimento a un’associazione benefica. Ieri il giudice lo ha assolto per l’oltraggio vista la riparazione del danno, ma lo ha condannato a 4 mesi per le minacce rivolte agli agenti.

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