FOSSOMBRONE - Si è presentato alla Casa della Gioventù di via Francesco Guerrieri dove si preparava una festa di compleanno. Non ha gradito l’assembramento e si è palesato intorno alle 20 di sabato sera, armato di spranga, gridando ai ragazzi di smetterla di fare confusione. Una ventina di ragazzini tra i 14 e i 15 anni, infatti erano arrivati sul posto a bordo dei loro scooter divertendosi a fare qualche sgasata prima di parcheggiare i mezzi e accedere alla grande stanza dove si sarebbero svolti i festeggiamenti.
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La paura
Il gesto minaccioso di un 60enne che vive vicino alla Casa della Gioventù che si trova alle spalle della chiesa di San Francesco e appartiene alla parrocchia ha spaventato i ragazzi che sono entrati all’interno.
Nel frattempo sul posto della festa sono arrivati anche i carabinieri del nucleo radiomobile di Fano. L’anziano è stato fermato e perquisito ma non ha spiegato molto delle ragioni del suo incredibile gesto che avrebbe potuto procurare danni molto gravi per esempio colpendo qualcuno in un occhio. I carabinieri hanno già avuto a che fare con l’aggressore che in altre occasioni avrebbe dato in escandescenze. Alla fine nei suoi confronti è scattata una denuncia per porto abusivo di arma in posto pubblico e ora si valuta l’ipotesi delle lesioni personali. Un’arma come quella utilizzata dal 60enne può essere tenuta in casa ma non portata a spasso. L’episodio ha destato grande preoccupazione nelle famiglie dei ragazzini che nella Casa della Gioventù trovano un posto protetto e sicuro.
L’edificio infatti è stato ristrutturato per ferrea volontà di don Giancarlo Santi, ora in pensione e di don Steven che non solo hanno restaurato l’edificio ma hanno realizzato anche un campetto da calcio e uno per giocare a basket. Tra l’altro la struttura è ubicata nel centro di Fossombrone propio accanto alla stazione delle corriere.
Le famiglie
Il grave episodio è venuto alla luce grazie alla segnalazione di alcune mamme dei ragazzi che hanno partecipato alla festa, fortemente turbate dall’episodio che rischia di rendere un luogo speciale non più sicuro per la presenza del rabbioso vicino di casa. E che per questo chiedono più che provvedimenti penali interventi sociali che riportino la serenità rovinata.