FERMIGNANO Si riaccende la polemica sulla mancata realizzazione della casa di riposo a Fermignano e sulla fine della corposa donazione che i coniugi Maccione avevano fatto alla chiesa locale.
Il testamento
Un lascito che risale agli anni Settanta composto di denaro, poderi e terreni), alla chiesa locale che avrebbe dovuto realizzarvi una casa di riposo. Oggi, mentre la popolazione invecchia costantemente, la mancanza di una struttura per anziani e l’obbligo di allontarsi dal proprio paese, accrescono il disagio. L’immobile è stato inizialmente dato in affitto all’Istituto Benelli e oggi, della costruzione, abbandonata da decenni, rimangono alcune piante pericolose per la loro stabilità e ruderi pesantemente ammalorati a nemmeno 100 metri da piazza Garibaldi. A questo si aggiunge la curiosità di sapere che fine abbia fatto l’eredità dei coniugi Maccioni. Possibile che nessuno sia riuscito a controllare le disposizioni testamentarie? Intanto decine e decine sono gli anziani non più autosufficienti o colpiti da malattie senili costretti a lasciare le proprie radici, i parenti, le relazioni e i ricordi per spostarsi in altre case di riposo.
Le richieste
Ora sia i pensionati che i loro famigliari tornano a chiedere di colmare questa assenza. «Perché - si chiedono nella cittadina laniera - non viene data assoluta priorità alla realizzazione di una struttura di cui Fermignano è sprovvista?
Si sono succedute amministrazioni di centrosinistra e di centrodestra, la casa di riposo è stata spesso al centro delle loro campagne elettorali.
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