FANO - Una breve relazione, ma tale da scatenare un senso di possesso. E’ questa l’accusa mossa nei confronti di un 27enne di Fano finito a processo per atti persecutori, violazione di domicilio e lesioni. Tutto sarebbe cominciato dopo la fine del rapporto con una 29enne. Avrebbe iniziato a minacciarla e molestarla, ma anche seguirla nei luoghi da lei frequentati.
Avrebbe preteso che la ragazza non frequentasse altri maschi e l’avrebbe ripetutamente offesa.
Per entrare nell’abitazione si era arrampicato sul balcone e aveva rotto i vetri della porta finestra della camera. Un momento d’ira in quanto aveva preso a calci i vetri fino a sfondare la finestra. Una volta dentro aveva aggredito i due. Motivo per cui è anche accusato di lesioni. Qui aveva afferrato la ex per il collo nel tentativo di soffocarla e poi l’aveva colpita con schiaffi più volte. Il nuovo fidanzato era corso in aiuto della ragazza e anche lui è stato aggredito con graffi al volto e al collo.
I due sono riusciti a mettersi al sicuro e hanno denunciato tutto alle forze dell’ordine che hanno ricostruito l’esatta sequenza dei fatti. La coppia poi è finita al pronto soccorso dove i medici hanno emesso prognosi di 3 e 10 giorni. L’avvocato dell’imputato opterà per un patteggiamento che verrà definito nelle prossime settimane. E’ stata ammessa la costituzione di parte civile: l’avvocatessa Irene Ciani tutela in sede civile la giovane, mentre il legale Danilo Del Prete il ragazzo aggredito.