Fano, molestava ragazzine alla fermata
del bus. ​In carcere 78enne del posto

Fano, molestava ragazzine alla fermata del bus. ​In carcere 78enne del posto
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Domenica 29 Novembre 2015, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 12:06
FANO - Era l'incubo delle ragazzine che transitavano al Pincio per andare e tornare da scuola. I carabinieri di Fano lo hanno tratto in arresto. E.C. 78enne, di Fano, è finito in carcere in esecuzione di un ordine di carcerazione dovendo espiare la pena di 1 anno di reclusione.

I fatti per i quali E.C. è stato condannato in via definitiva dall’Autorità Giudiziaria risalgono agli anni 2008–2009 quando era balzato agli onori della cronaca per aver compiuto atti osceni nei confronti di diverse ragazze minorenni. Nel dettaglio all’epoca dei fatti, nonostante avesse già 70 anni, era solito gironzolare nella zona del “Pincio” dove infastidiva ragazze minorenni, studentesse che da quella zona raggiungevano i vari plessi scolastici della città. Si appostava nei pressi delle fermate degli autobus e abbordava le ragazze con frasi a sfondo sessuale accompagnate spesso da eloquenti gesti.
Numerose furono le ragazze minori di 18 anni, ed i rispettivi familiari, che segnalarono l’inquietante presenza dell’uomo.
Dopo aver acquisito diverse denunce e testimonianze i militari eseguirono numerosi appostamenti sino a giungere, nell’aprile del 2009, all’identificazione del maniaco scoprendo si trattasse di un recidivo. I carabinieri intervennero proprio nel momento in cui il maniaco aveva convinto due giovani ragazze a salire sulla propria autovettura offrendo un passaggio per raggiungere le loro abitazioni. Un importate contributo alla risoluzione del caso fu dato dagli autisti degli autobus i quali, avuta la descrizione dell’uomo dai carabinieri, riuscirono ad annotare la targa dell’auto abitualmente utilizzata.
All’epoca dei fatti la normativa in materia di violenza sessuale era meno severa dell’attuale legislazione per cui E. C. venne denunciato a piede libero. Lo stesso venne diffidato dal frequentare zone frequentate da minori e costantemente tenuto sotto controllo per prevenire la commissione di fatti analoghi. Oggi la Giustizia ha fatto il suo corso e l’uomo è finito in carcere.
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