Investimenti per riqualificare gli hotel, gli albergatori fanesi: «L’offerta non è inadeguata»

Il litorale di Fano
Il litorale di Fano
di Massimo Foghetti
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Lunedì 25 Aprile 2022, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 07:51

FANO - Nonostante tutte le difficoltà create dalla crisi economico-finanziaria prima e dalla pandemia poi, gli albergatori fanesi hanno continuato ad investire nelle loro strutture, confutando con i fatti le tesi di coloro che giudicano il complesso ricettivo del nostro territorio antiquato e non all’altezza delle esigenze della clientela.

Ci sono per esempio il Corallo che ha realizzato una piscina sul tetto o l’Astoria che si è attrezzato per accogliere i biker; quasi tutti gli hotel hanno modificato la loro struttura per accogliere i disabili e rendere piacevole e divertente il soggiorno dei bambini; altri hanno messo a disposizione un centro estetico, hanno qualificato gli arredi, i servizi igienici, le camere; altri ancora hanno adottato le energie alternative; nessuno è rimasto a guardare.


L’Augustus, uno dei 4 alberghi fanesi a 4 stelle, per esempio, ha rinnovato estetica e struttura. «Abbiamo riqualificato – ha detto Gabriele Orazi - tutto l’ingresso, la reception e il ristorante; siamo intervenuti anche nelle camere, così come abbiamo fatto all’hotel De La Ville, dove alcuni interventi sono ancora in corso di esecuzione.

Qui le camere sono tutte nuove, nuovi bagni, nuovi arredi, nuovi servizi. Il cliente quando arriva nei nostri alberghi chiede soprattutto pulizia, sicurezza ed efficienza nei servizi, mostra anche alcune esigenze, come ad esempio poter portare con sé i suoi animali e noi cerchiamo di accontentarlo, predisponendo i necessari ricoveri».


Anche Boris Rapa, proprietario dell’hotel Casadei sulla riviera a Sud del fiume Metauro, ha praticamente quasi rinnovato la sua struttura, a partire dalla piscina. «Sono interventi – ha dichiarato – che andrebbero effettuati almeno ogni 10 anni, nonostante esista il problema della sostenibilità finanziaria, reso ancor più difficile dalle crisi ricorrenti che hanno colpito in modo particolare il settore turistico. Molti di noi hanno avuto accesso ai fondi regionali per qualificare i loro alberghi, ciò che invece non ha trovato il previsto incentivo sono stati gli interventi finalizzati ad ampliare la superficie degli stessi, a causa anche dell’ingente costo richiesto». 


Mario Verni si occupa di tre alberghi, due in proprietà: l’Angela e il Beaurivage, e uno in gestione: l’Excelsior. Ingenti sono stati gli investimenti sui primi due. «Senza ricevere – ha specificato – un solo centesimo di aiuto pubblico. Esiste una legge che però non viene mai finanziata. Ho rifatto le mie strutture completamente con lavori che si rinnovano di anno in anno, bagni, camere, impianti, bar, aria condizionata, dispositivi tecnologici, persino il riavvolgimento elettrico delle serrande. Il cliente vorrebbe trovare qualcosa di meglio di quanto dispone a casa e noi cerchiamo di darglielo». 


Nuove tecnologie e nuovi servizi anche all’Hotel Metauro di Luciano Cecchini. «Importante – ha evidenziato – è stato il contributo regionale per adeguare le nostre strutture alle esigenze dei disabili, il che rende la nostra città come un luogo appetibile per ogni tipo di famiglie con bambini e anziani. Importante è stato lo sforzo per adottare le energie rinnovabili con l’installazione di pannelli solari, prima ancora che il gas subisse gli aumenti derivanti dalla guerra russo ucraina; sono stati realizzati garage per i motociclisti partecipanti ai raduni, sale gioco per i bambini, un’accoglienza specifica per gli atleti. Grazie allo sport infatti il nostro turismo prospera anche in bassa stagione».

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