Fano, l’addio della città ad Anastasiia uccisa dal marito. Il dolore che supera le differenze

L'ultimo saluto ad Anastasiia nella chiesetta della camera mortuaria
L'ultimo saluto ad Anastasiia nella chiesetta della camera mortuaria
di Osvaldo Scatassi
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Giovedì 29 Dicembre 2022, 01:15 - Ultimo aggiornamento: 13:08

FANO - In tanti hanno voluto salutarla per un’ultima volta, partecipando alla breve cerimonia religiosa officiata ieri mattina nella cappellina della camera mortuaria nell’ospedale Santa Croce, a Fano. Un sommesso «ciao Anastasiia» pronunciato dai suoi amici, dai compagni di lavoro, dalle autorità locali, dalle rappresentanti della comunità ucraina, uniti dallo stesso choc. 

La benedizione

Ognuno di loro intenzionato a esprimere solidarietà e vicinanza alla madre, presente a sua volta, della giovane profuga assassinata a metà del mese scorso. La salma di Anastasiia è stata benedetta dal vescovo Armando Trasarti e dal pope della comunità ucraina, Volodymyr Medvid, dopodiché è iniziato il viaggio del feretro verso Uzhgorod, la città natale dove avverrà la sepoltura. Fra pochi giorni, espletati gli adempimenti conclusivi, tornerà in Ucraina anche la madre di Anastasiia e porterà con sé il nipotino di due anni, che la figlia ha avuto dal marito Amrallah Mustafa Alashrj. All’uomo, quarantaduenne di origini egiziane, è stata tolta la responsabilità genitoriale, dopo che nei suoi confronti è stato disposto l’ arresto con l’accusa di omicidio. Al termine della benedizione padre Medvid ha rivolto ai presenti parole di ringraziamento nei confronti dei fanesi, descritti come persone generose, ospitali, pronte ad aiutare coloro che si trovino in difficoltà. 
Come lo erano la madre e la sorella di Anastasiia al momento dell’arrivo da Uzhgorod per seguire aspetti complessi come il ritorno della salma in Ucraina e l’affidamento del bambino, che per qualche tempo è stato seguito dalla famiglia del deputato Mirco carloni.

Del piccoletto si occuperanno i nonni materni, ha stabilito alcuni giorni fa il Tribunale dei minori ad Ancona. 

Lutto cittadino


Nella giornata di ieri è stato dichiarato a Fano il lutto cittadino, in concomitanza con la breve cerimonia religiosa per l’addio ad Anastasiia. «Hanno partecipato davvero tante persone», ha detto padre Medvid. «Un momento denso di emozione», ha aggiunto il sindaco Massimo Seri. 
Accompagnato dall’assessora comunale Sara Cucchiarini e dalla presidente consiliare Carla Cecchetelli, il primo cittadino ha indossato la fascia tricolore. Nel marzo scorso, quando abitava nella capitale Kiev, Anastasiia aveva lasciato l’Ucraina insieme con il marito e il loro figlioletto per sfuggire ai pericoli della guerra. Arrivata a Fano la famigliola si era stabilita in un appartamento al Lido e Anastasiia aveva trovato lavoro come cameriera in un locale del centro storico (nel tempo libero dava ripetizioni di pianoforte), mentre il marito era impegnato come fattorino di una pasticceria. Il rapporto fra i due coniugi era però sempre più teso e pochi giorni prima della morte la donna aveva denunciato il marito ai carabinieri per i maltrattamenti subiti.


La solidarietà


La tragica fine di Anastasiia ha suscitato forte commozione, che si è poi tramutata in iniziative di solidarietà a favore della sua famiglia. «Dopo la fiaccolata contro il femminicidio – affermava ieri l’assessora Cucchiarini – sono stati raccolti oltre 2.000 euro per il trasporto della salma e altre spese. I fanesi hanno inoltre contribuito offrendo coperte, asciugamani e beni di prima necessità, un benefattore rimasto anonimo ha dato casa alla madre e alla sorella di Anastasiia». 

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