«A Fano un altro libro dei sogni». Critiche impietose di Mazzanti (M5S) sul Dup, ma nessuno replica

Il capogruppo 5 Stelle Tommaso Mazzanti
Il capogruppo 5 Stelle Tommaso Mazzanti
di Massimo Foghetti
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Sabato 29 Luglio 2023, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 21:31

FANO - Si è conclusa brevemente l’altra sera l’ultima seduta del consiglio comunale prima della pausa agostana. Nel corso dei lavori è stato approvato a maggioranza il Dup 2024 - 2026, il documento unico di programmazione, ritenuto il principale strumento per la guida strategica e operativa di un comune italiano, rappresentando il presupposto di tutti gli altri strumenti di programmazione. La giunta deve presentarlo al consiglio comunale entro il 31 luglio e così è stato. 


Le carenze


Il documento però, così come è stato formulato, ha fornito l’occasione al capogruppo del movimento 5 stelle Tommaso Mazzanti, di trovarsi di fronte all’ennesimo “libro dei sogni” e di rilevare tutta una serie di carenze che, restando ormai poco tempo alla fine della tornata amministrativa, difficilmente saranno risolte.

Quello di Mazzanti è stato un intervento incalzante, in un certo senso impietoso, a cui la maggioranza non ha fornito alcuna replica. E’ partito dalla mancata approvazione del Piano Regolatore Generale, frutto di continui rinvii e di una gestazione alquanto difficoltosa per mettere in dubbio che essendo fissata in autunno la data dell’adozione, non si riuscirà mai a giungere in tempo alla approvazione definitiva.

«Addirittura – ha dichiarato Mazzanti – nel Dup si rileva la necessità di aggiornare il Piano Strategico che ha costituito la base su cui costruire il nuovo Prg, ma se si mettono in discussione le fondamenta è logico ritenere che anche quanto si è costruito sopra debba essere rifatto». Deve ancora venire alla luce il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, il Pums, che dovrebbe coordinare e ordinare in rete tutte le opere e i provvedimenti assunti dall’Amministrazione comunale in via episodica per favorire la mobilità dolce; provvedimenti che a volte non sono stati poco impattanti sull’ambiente, come la pista ciclabile dell’Arzilla.

Non è giunto a conclusione il Paesc, Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima, più che mai urgente in questo periodo di grandi cambiamenti climatici, un piano che la giunta si era impegnata ad approvare da diverso tempo fa. Nonostante alcuni progressi compiuti, non è stato attuato ancora in maniera definitiva il Piano per l’eliminazione delle Barriere Architettoniche, essenziale per una città che vuole favorire la mobilità anche delle persone più fragili. Al Dup manca anche il Piano del Verde Pubblico, a lungo rivendicato, oltre che dalle associazioni ambientaliste, anche dal gruppo consiliare del movimento 5 Stelle, di cui è stato approvato solo un regolamento parziale. 


I lavori pubblici


«In realtà nel Dup – ha detto Mazzanti – si parla di forestazione, ma è un dato di fatto che l’attuale giunta si è distinta per il numero di alberi abbattuti durante i lavori pubblici avviati». A proposito di lavori pubblici il capogruppo del movimento 5 stelle non ha mancato di evidenziare i ritardi che hanno caratterizzato la realizzazione del parco urbano, la ristrutturazione del Sant’Arcangelo, il restauro del teatro romano, l’acquisizione della caserma Paolini, san Pietro in Valle, l’ex Agip, il palasport, le Terme di Carignano, la pedonalizzazione del centro storico e altro ancora.

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