Fano, retrocessione e doccia gelata
Gabellini: «Lascio tutto al sindaco»

Fano, retrocessione e doccia gelata Gabellini: «Lascio tutto al sindaco»
di Massimiliano Barbadoro
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Martedì 7 Maggio 2019, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 10:18
FANO - Domenica la disgraziata retrocessione della squadra sul campo, lunedì l’annuncio di disimpegno del presidente. Sono ore critiche per l’Alma Juventus Fano 1906, col cartello “cedesi” appeso fuori dalla sede all’indomani del ritorno tra i dilettanti. Il patron Claudio Gabellini ha infatti rotto subito gli indugi, diramando un comunicato nel quale spiega la propria scelta di lasciare.
«Dopo otto anni di personale ed incondizionato sostegno economico ed organizzativo per la società Alma Juventus Fano 1906 ritengo che il ciclo che mi vede a capo di questa società sia giunto al termine – si legge testualmente nella nota a sua firma -.
  
Comunico dunque oggi la mia volontà di disimpegnarmi dalla società Alma Juventus Fano 1906. Visto che ho sempre dedicato tutte le attenzioni ed energie senza mai anteporre nessun interesse personale, comunico che tutte le obbligazioni societarie verranno onorate come sempre e quindi consegnerò virtualmente al sindaco le chiavi di una società che, rilevata in condizioni fallimentari, viene consegnata oggi completamente risanata». Non è la prima volta che l’affermato imprenditore romagnolo di nascita e fanese d’adozione, che nel luglio del 2011 evitò un fallimento certo procurando in extremis alla dirigenza di allora la fideiussione necessaria per l’iscrizione al campionato di C2 e che la stagione successiva subentrò a tutti gli effetti alla guida societaria, giunge ad una simile decisione. Lo aveva già paventato a più riprese in questi otto anni, salvo poi, per un motivo o per un altro, tornare sui suoi passi. Perlopiù, a suo stesso dire, per non lasciare l’ultracentenario sodalizio granata in mano a personaggi poco raccomandabili. L’ultima in ordine di tempo era stata la scorsa estate, prima cioè di ripartire con la collaborazione col Pescara. Magari più conveniente sotto il profilo economico rispetto alle due precedenti annate di C ma rivelatasi fallimentare sul piano sportivo.
Questo però sembra proprio un punto di non ritorno, nel quale il sessantunenne co-proprietario dell’azienda di informatica Namirial e della cantina Conti di Buscareto mette nero su bianco anche quello che è il suo pensiero personale per il futuro societario: «Considerato il mio affetto per i colori granata escludo in maniera convinta fantasiose e rischiose soluzioni extracittadine che si sono sempre rivelate inconsistenti e opache. Da imprenditore penso che l’Alma abbia un senso progettuale solo se esprime la volontà e le aspirazioni sportive della città di Fano e dentro questo territorio deve trovare le migliori energie per guardare al futuro con stabilità. Inutile, almeno per me, pensare ad altro. In questo modo i tanti fanesi interessati alle sorti della propria squadra avranno tutto il tempo per organizzarsi e delineare il futuro societario nel migliore dei modi. Convinto che in città non manchino persone di grande intelligenza, lungimiranza e spessore tecnico ed organizzativo con capacità economiche e finanziarie». Adesso bisognerà vedere pure quello che uscirà dalle urne elettorali, dato che Gabellini ha tirato in ballo un sindaco, nello specifico Massimo Seri, atteso il prossimo 26 maggio dalle consultazioni amministrative.
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