Manifestazione no Green Pass sotto casa del sindaco: 15 denunciati tra no-vax, #Ioapro e Casapound

Manifestazione no Green Pass sotto casa del sindaco: 15 denunciati tra no-vax, #Ioapro e Casapound
Manifestazione no Green Pass sotto casa del sindaco: 15 denunciati tra no-vax, #Ioapro e Casapound
di Luigi Benelli
4 Minuti di Lettura
Venerdì 30 Luglio 2021, 08:22 - Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 09:07

PESARO - Per ora è finita con 15 denunciati dalla polizia tra i quali anche il leader Umberto Carriera. I denunciati fanno parte dei movimenti No Vax, #Ioapro e Casapound. Ma la Questura sta lavorando ancora sui video che ritraggono i partecipanti alla protesta sotto casa del sindaco di Pesaro. E intanto il Siulp, sindacato di Polizia, chiede a Ricci di «non scaricare le responsabilità sempre sulle forze dell’ordine». 

Il materiale in visione

Ma l’evento è rimbalzato anche sui social con video su Facebook e su Instagram.

La Digos e gli uffici stanno visionando i frame per riconoscere le persone che hanno partecipato al corteo e soprattutto al sit in sotto casa del sindaco. Tutti i partecipanti sarebbero passibili della violazione dell’articolo 18 del Tulps, relativo alle manifestazioni pubbliche. I contravventori sono puniti con l’arresto fino a sei mesi e con l’ammenda da euro 103 a 413 euro. Ma si potrebbero configurare altri reati.

I sindacati Siulp e Silp

Marco Lanzi, segretario del Siulp, esprime la sua totale «solidarietà al sindaco Ricci: la sfera e il ruolo personale non devono essere mai confusi con gli incarichi e le responsabilità politiche. I manifestanti avrebbero dovuto far sentire la propria voce davanti al Comune e non certo davanti alla abitazione privata. E’ stata un’azione meschina e vigliacca. Purtroppo chi ha condotto una minoranza dei manifestanti sotto la casa del sindaco ha già in passato violato palesemente le normative esistenti». Lanzi però attacca il sindaco. «Ci sorprendono le parole di Ricci che si appella al Ministro Lamorgese denunciando una gestione dell’ordine pubblico del tutto inadeguata: accuse, quelle del sindaco, che sotto alcuni aspetti ricalcano quanto accaduto lo scorso Ferragosto, quando in occasione degli innumerevoli assembramenti creatisi lungo il nostro litorale, aveva scaricato tutte le responsabilità sulla polizia locale, determinando le dimissioni dell’allora comandante Gianni Galdenzi».Lanzi spiega che «L’interesse primario da difendere in occasione di un servizio di Ordine Pubblico è l’incolumità e la sicurezza dei manifestanti e cittadini. Non ci risulta che mercoledì sera si siano verificati atti di violenza o danneggiamenti. Nessuno poteva prevedere che il corteo sarebbe stato dirottato sotto l’abitazione privata del sindaco. Fermare o bloccare con la forza dei manifestanti costituiti da interi nuclei familiari con molte donne e bambini e che comunque non esibivano atteggiamenti violenti avrebbe potuto far degenerare la situazione». Aggiunge Pierpaolo Frega, segretario provinciale Silp Cgil: «La serata di mercoledì non la dimenticherà facilmente. Quello che è inammissibile ed inaccettabile è quanto accaduto sotto casa del Sindaco Ricci, cui va la solidarietà senza se e senza ma da parte della Segreteria Silp. 
«Ma come va la nostra solidarietà al primo cittadino, va il plauso ai colleghi che tra mille difficoltà hanno saputo gestire la piazza evitando qualunque contatto fisico che avrebbe fatto surriscaldare gli animi e oggi parleremmo di ben altro che una indegna gazzarra. Che sia ben chiaro è stata orchestrata in maniera vile e vigliacca da professionisti della provocazione e del non rispetto delle regole. Sono noti e sappiamo benissimo quali passi sta facendo il personale della questura per le conseguenze del gesto. Siamo vicini al questore di Pesaro che immediatamente si è adoperato per fronteggiare la problematica sollevata, ribadiamo da professionisti del disordine e della contestazione. Dispiace vedere famiglie e soprattutto bambini farsi fare strumento da certi personaggi. 

La contraddizione

Chiedono libertà e democrazia, bene sappiano e siano coscienti che ieri hanno dimostrato tutto il contrario. La Polizia sarà sempre argine democratico e le scelte messe in campo ieri sera denotano ancor una volta la maturità di donne e uomini in divisa che nell’estrema difficoltà hanno saputo evitare ogni peggiore deriva che era molto probabilmente il sogno nel cassetto dei famigerati promotori. 

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