Tamponi fasulli e ambulatorio sequestrato, l'infermiera: «Errori procedurali». Cellulari e computer al setaccio

Tamponi fasulli e ambulatorio sequestrato, l'infermiera: «Errori procedurali». Cellulari e computer al setaccio
Tamponi fasulli e ambulatorio sequestrato, l'infermiera: «Errori procedurali». Cellulari e computer al setaccio
di Luigi Benelli
3 Minuti di Lettura
Venerdì 5 Febbraio 2021, 03:45

PESARO - Un’assunzione di responsabilità, ma «secondo un profilo colposo». Barbara Cambrini, infermiera finita al centro di una inchiesta per tamponi non autorizzati e mancate comunicazioni, sta collaborando con gli inquirenti. I cellulari e il computer sono stati sequestrati e verranno analizzati per far emergere tutto il sistema legato ai tamponi effettuati.

La cinquantenne è sotto shock e tramite il suo avvocato Alessandro Pagnini è pronta a chiarire quanto accaduto. Facciamo ordine. I carabinieri hanno posto sotto sequestro il policlinico e poliambulatorio Igea sulla statale e l’altro stabile a Cattabrighe. La donna è stata denunciata per truffa aggravata ed esercizio abusivo della professione. 

I dubbi

Tutto è partito da una serie di tamponi effettuati da alcuni ragazzi della scuola Don Gaudiano.

Referti che però non sarebbero mai stati comunicati all’Asur, una prassi fondamentale per identificare e isolare i positivi, prevenendo così focolai. Alla chiamata al poliambulatorio per chiedere conto della situazione, relativamente anche alle autorizzazioni a eseguire i test, all’Igea hanno fatto un nome di un laboratorio di Misano dove avrebbero inviato i tamponi per le analisi, non essendo un centro specializzato con biologo. Il laboratorio ha smentito tutto e sono scattati i controlli approfonditi di Asur e carabinieri coordinati dalla Procura di Pesaro. L’infermiera, senza titolo, avrebbe firmato dei documenti come medico pur non essendo iscritta all’albo. Sono state riscontrate irregolarità anche nei tamponi molecolari, dichiarati tali, ma che non sarebbero a norma. Secondo quanto emerso, nel caso di pazienti risultati positivi, li invitava a rivolgersi al loro medico di base, mancando la comunicazione all’Asur. Il costo di un tampone molecolare? 70/80 euro. L’avvocato Alessandro Pagnini, difensore della Cambrini vuole chiarire prima di tutto l’aspetto sanitario: «La mia assistita ha commesso purtroppo errori nella procedura. Ci teniamo però a precisare che nel momento stesso in cui è stata compresa la problematica del tracciamento dei tamponi, ha fornito spontaneamente tutto il supporto alle forze ordine e al personale Asur attraverso fatture, numeri di telefono e ogni dato necessario al fine di poter verificare con immediatezza che tutte le persone risultate positive fossero già state poste in quarantena». 

L’ammissione

Dunque una ammissione di responsabilità definita “colposa” dal difensore. E il primo pensiero al tracciamento. L’avvocato sottolinea la «collaborazione». L’infermiera ha consegnato oltre 200 fatture relative ai tamponi e una quindicina di referti di tamponi. In questa fase è stato conferito l’incarico a un perito di analizzare il telefono cellulare della donna e il computer dello studio, per rintracciare elementi utili a capire il funzionamento delle pratiche dei tamponi. L’avvocato Pagnini, terminata questa fase, chiederà il dissequestro dello stabile di Cattabrighe che non è adibito a laboratorio ma a deposito. 

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