Pesaro, ressa ai supermercati per la Pasqua ai tempi del Coronavirus: grida, spintoni e denunce

Pesaro, ressa ai supermercati per la Pasqua ai tempi del Coronavirus: grida, spintoni e denunce
Pesaro, ressa ai supermercati per la Pasqua ai tempi del Coronavirus: grida, spintoni e denunce
di Luigi Benelli
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Sabato 11 Aprile 2020, 09:05

PESARO - Code ed esasperazione, le spese di Pasqua hanno portato ad assembramenti ed episodi di intolleranza e disorganizzazione. E’ iniziato il lungo weekend di festività e le persone si sono riversate in massa ai supermercati e negozi per fare la spesa. Fuori dagli esercizi tantissimi acquirenti in coda, alcune file ordinate, altre meno: centinaia di pesaresi in fila all’Ipercoop o al Conad di via Canale e nel quartiere di Celletta con code di un’ora e più.

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Tra le segnalazioni il caso di un assembramento in via Ponchielli, dove una signora, una volta entrata ha visto una cinquantina di persone all’interno dell’esercizio senza troppi distanziamenti. Così, allarmata, ha iniziato a gridare per far capire che quella situazione era inaccettabile e insostenibile nei giorni dell'epidemia di coronavirus. Gente ammassata alle casse e nei vari ripiani, ma ormai l’ordine era compromesso finché la donna ha deciso di avvertire le forze dell’ordine per un controllo. 
 
Tra le altre segnalazioni, soprattutto in negozi di piccole medie dimensioni, anche il fatto che molto spesso si trovi solo un punto di prelievo di buste e guanti per la frutta e verdura. Questo genera una concentrazione di gente e un via vai in quel punto preciso del market, come segnalato in alcuni esercizi del centro storico. E se certi punti vendita hanno una persona all’esterno che incanala la fila, altri sono meno rigorosi. C’è esasperazione anche tra chi vede persone che entrano nei locali senza mascherine e vengono viste di brutto occhio con battute e insulti. 
«Sono giorni molto caldi – spiega Fabrizio Bontà della Uilm, assieme ai colleghi della Fisascat Cisl e Filcams Cgil – la gente va a fare la spesa pensando alla Pasqua e si creano code lunghissime. Non è facile lavorare in queste condizioni. I supermercati cercano di contingentare e far rispettare le regole, ma spesso la gente è indisciplinata e si fa fatica a mantenere l’ordine. Ma va detto che siamo indignati per l’ordinanza regionale che sancisce la chiusura pasquale, del 25 aprile e del primo maggio. Ma così a Pasquetta tutto sarà aperto. Da un lato si invita a rimanere a casa dall’altro si offrono opportunità per uscire. Abbiamo visto come ci siano persone che fanno la spesa più volte al giorno. Non è tollerabile». 
Multe, ma non bastano
Dall’inizio del lockdown sono 21 le multe ai titolari perché non facevano rispettare le distanze di sicurezza o non garantivano le condizioni per evitare assembramenti. Per loro la sospensione da 5 a 30 giorni. Anche Davide Ippaso, segretario Confcommercio spiega che «l’assembramento era quasi inevitabile per queste festività, ma non sono solo le attività che devono garantire misure di sicurezza, ma è la gente che deve essere responsabile. Così come non deve fare pic nic per Pasquetta. Nessuno deve fare l’imbecille perché tutti ne paghiamo le conseguenze». Tra gli episodi di esasperazione anche una signora di 64 anni aggredita a spinte e pugni in via dei Tigli a Torraccia da una donna sulla trentina. Un caso su cui si sta cercando di far luce dopo il ricovero della signora per la medicazione.

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