Riceci, la Provincia sotto assedio: secondo ricorso al Tar contro la proroga. Per l'inchiesta altri 4 nomi nella lista

Riceci, la Provincia sotto assedio: secondo ricorso al Tar contro la proroga. Per l'inchiesta altri 4 nomi nella lista
Riceci, la Provincia sotto assedio: secondo ricorso al Tar contro la proroga. Per l'inchiesta altri 4 nomi nella lista
di Lorenzo Furlani
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Giovedì 14 Marzo 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:28

PETRIANO E due. Dopo quello del Comune di Petriano, arriva il secondo ricorso al Tar contro la proroga concessa dalla Provincia per i rilievi geologici della società Aurora per il progetto della discarica di Riceci. Lo annuncia l’associazione Diversamente. 

Nonostante almeno quattro elementi ostativi (la distanza da Gallo, le aree boscate, la tutela dei corsi d’acqua e dei versanti e il rischio idrogeologico) al rilascio dell’autorizzazione indicati nella convocazione della conferenza dei servizi istruttoria di oggi, si mantiene alta la conflittualità nei confronti dell’amministrazione provinciale, che ha procrastinato da gennaio a luglio per le integrazioni documentali chieste dal Genio Civile la sospensione di 180 giorni del procedimento, che scadeva il 12 gennaio scorso.

Le motivazioni

«L’associazione Diversamente - comunica il presidente Andrea Torcoletti - non parteciperà alla conferenza dei servizi istruttoria, prevista in videoconferenza oggi alle 10 relativa al progetto della discarica di Riceci presentato dalla società Aurora». Ieri le motivazioni sono state inviate per posta elettronica certificata alla Provincia e a tutte le istituzioni.

«Riteniamo illegittimo - sottolinea Torcoletti - sia l’atto del 19 gennaio che concede ulteriori 180 giorni per le integrazioni, sia la convocazione della conferenza dei servizi istruttoria. In data 15 gennaio abbiamo inviato alla Provincia un’istanza di archiviazione con diffida dal concedere una nuova proroga vista il mancato rispetto del termine perentorio del 12 gennaio per la presentazione delle integrazioni da parte di Aurora. La Provincia non ha archiviato.

Nei prossimi giorni presenteremo il nostro ricorso al Tar contro questo provvedimento. Inoltre ci riserviamo ogni ulteriore azione nelle sedi opportune, anche diverse da quelle amministrative, per garantire la trasparenza e la legalità del procedimento della discarica. Non abbiamo alcuna intenzione di arrenderci a questo modo poco trasparente di rapportarsi con i cittadini».

Stamattina in occasione della conferenza dei servizi è prevista la mobilitazione dei cittadini con il flash mob organizzato davanti alla sede pesarese della Provincia dal comitato “Marea verde speranza” di Riceci.

Il lavoro della commissione

Nel frattempo, procede il lavoro della commissione parlamentare di inchiesta, che martedì prossimo compirà un sopralluogo a Riceci con una delegazione per verificare conformazione e ubicazione del sito. Per il momento non sono state fissate altre audizioni a palazzo San Macuto. Ciò che si sa è che prima della riconvocazione dei protagonisti della vicenda, che si sono contraddetti o sono stati in seguito smentiti, perché facciano chiarezza sotto giuramento sui passaggi chiave delle loro versioni, dovrebbero essere chiamati altri soggetti che possono illuminare il processo decisionale di Marche Multiservizi.

I testimoni

Sono nella lista il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, che ha dichiarato di non essere stato informato del progetto; il presidente di Mms Andrea Pierotti; la componente del cda Margherita Pedinelli, che si è dimessa in opposizione alla discarica, e Alessandro Fabbrizioli, il proprietario di un terreno che ha dichiarato il coinvolgimento nella compravendita dell’altro membro del cda dimessosi, Mazzoli, ed è stato da questi contraddetto.

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