A Riceci la commissione d'inchiesta parlamentare: «Siamo venuti per verificare il sito. Ci sono aspetti da approfondire e versioni discordanti»

A Riceci la commissione d'inchiesta: «Siamo venuti per verificare il sito. Ci sono aspetti da approfondire»
A Riceci la commissione d'inchiesta: «Siamo venuti per verificare il sito. Ci sono aspetti da approfondire»
di Beatrice Giannotti
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Mercoledì 20 Marzo 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 08:41

PETRIANO Una delegazione della commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti ha compiuto ieri un sopralluogo a Riceci per verificare il luogo in cui dovrebbe sorgere la discarica. Dopo la visita agli impianti di Monteschiantello di Fano e a quello di Ca’ Asprete di Tavullia, la delegazione è arrivata a Petriano dove l’attendeva un folto pubblico: componenti di associazioni e comitati che dicono no al progetto. 

La visite alle discariche

«Abbiamo fatto audizioni in commissione e oggi verifichiamo sul luogo – ha spiegato il presidente della commissione, Jacopo Morrone – . Abbiamo visitato anche altre discariche che sono nella zona, che esternamente sembrano rispettare le norme, nella prima c’è forse un problema di percolato, ma all’apparenza ci sembrano discariche tenute come si deve. Non siamo noi a dover approfondire: per quello ci sono Arpam e altre istituzioni. Abbiamo ascoltato le dichiarazioni e siamo qui per capire meglio: ci sono cose sicuramente da approfondire, perché le versioni date sui fatti sono diverse. Vorremmo capire e andare a fondo. Quasi sicuramente risentiremo i sindaci e la Regione per chiarire le versioni discordanti».

«Le Marche sono una terra stupenda, ma noi dobbiamo guardare iter e procedura - ha affermato Morrone –. È una commissione di inchiesta, con consulenti e un magistrato (presente ieri al sopralluogo, ndr) per alcuni approfondimenti. Ci sono alcune versioni che confliggono, siamo qui per fare chiarezza: i cittadini hanno diritto di avere risposte su come è andato l’iter e a che punto sia. Noi verifichiamo quello che è accaduto, non saremo noi a prendere la decisione finale. Lo dico in maniera onesta e sincera, senza false aspettative».

Le contraddizioni

Il vicepresidente della commissione Francesco Emilio Borrelli ha sottolineato come si vogliano «tutelare i cittadini e la pubblica amministrazione.

Dobbiamo andare fino in fondo a questa storia, la situazione va chiarita per i cittadini e per le istituzioni, capendo i rapporti con questa società di San Marino di cui poco si sa. Sono emerse molte contraddizioni dalle tante audizioni che abbiamo fatto in commissione. L’unico con un parere chiaro è stato il sindaco di Urbino che si è detto sempre favorevole al progetto».

Borrelli ha fatto un richiamo anche al poker per una battuta pronunciata dall’amministratore delegato di Marche Multiservizi durante l’audizione. «Abbiamo sentito amministratori che si sono smentiti gli uni con gli altri o che hanno raccontato versioni non coincidenti - ha precisato -. Soprattutto parliamo di una discarica a Riceci nel 2024. Invece di andare avanti, andiamo indietro. Non pensavamo certo di trovarci in questa sorta di ginepraio. Mi auguro che i cittadini di questo territorio non si ritrovino una discarica di fronte a Urbino, patrimonio Unesco. Potremmo invitare Dustin Hoffman a fare un nuovo spot per vedere come ci siamo ‘evoluti’. Dalle colline di Raffaello alla discarica».

I comitati da convocare

Molto soddisfatte della visita le associazioni che dicono no alla discarica, come sottolineato da Francesco Veterani, portavoce dell’assemblea permanente dei cittadini ‘Urbino contro la discarica di Riceci’, dal presidente dell’associazione Diversamente Andrea Torcoletti e dall’ex sindaco di Petriano, Domenico Passeri.

«La commissione - ha comunicato in serata il presidente Morrone una volta rientrato a Roma - ha deciso di aprire un filone sul sistema rifiuti marchigiano e in particolare sull’ipotesi della realizzazione di una discarica in località Riceci. Eventualità che, come abbiamo constatato anche oggi, durante il sopralluogo, trova l’opinione pubblica locale assolutamente contraria, tanto che sono nati addirittura tre comitati civici che abbiamo incontrato in loco e che potremo convocare in audizione a Roma».

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