Fano priva di bagni pubblici, il presidente dei campeggiatori: «Senza questo servizio una città non è turistica»

Fano priva di bagni pubblici, il presidente dei campeggiatori: «Senza questo servizio una città non è turistica». Nella foto l'accesso chiuso ai vecchi bagni pubblici al Pincio
Fano priva di bagni pubblici, il presidente dei campeggiatori: «Senza questo servizio una città non è turistica». Nella foto l'accesso chiuso ai vecchi bagni pubblici al Pincio
di Massimo Foghetti
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 19 Luglio 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 11:22

FANO - Il mese di luglio è un mese particolarmente ricco di eventi di attrazione: la Fano dei Cesari ha attirato spettatori e protagonisti da diverse città italiane e tra breve il Fano Jazz Festival fungerà da richiamo per gli appassionati di tale genere di musica di tutta Europa, ma intanto la città continua ad essere priva di servizi essenziali, come i gabinetti pubblici.

Il disagio dei turisti

Tra una manifestazione all’altra non mancano i turisti che affollano le nostre spiagge e si aggirano nel centro storico per scoprire le bellezze della città, oppure per fare compere, come oggi, giorno di mercoledì, al mercato. Eppure ognuno di loro ha un assillo: in caso di impellente necessità fisiologica dove rivolgersi?

L’unica soluzione è fare riferimento allo spirito di comprensione di un ristoratore o di un barista, consumando un caffè o ordinando una colazione, ma questo non è certo il sistema migliore per accogliere i nostri ospiti, specie se si tratta di famiglie intere.

A lungo andare si indispettiscono gli uni e si irritano gli altri costretti a fornire un servizio che dovrebbe essere il Comune ad assolvere.

L’ultimo appello a questo riguardo viene lanciato da Amedeo Tarsi, oggi presidente onorario a livello regionale dei campeggiatori.

Le lagnanze raccolte

«Una città non può chiamarsi turistica – ha evidenziato – se ai turisti non offre un servizio essenziale come i bagni pubblici. Nel centro storico di Fano purtroppo questo servizio non esiste e non di rado mi sono trovato nelle condizioni di ascoltato le lagnanze di coloro che hanno evidenziato la mancanza di queste strutture. Un tempo la città era dotata di bagni pubblici, nell’edificio stesso del teatro, in piazza Marconi, dove erano a disposizione anche le docce, nel parcheggio antistante l’istituto Maestre Pie Venerini, e presso le mura romane al Pincio. Oggi nessuno di questi servizi è in funzione. Che almeno si posizionassero in alcuni punti strategici dei bagni chimici disponibili tutto l’anno, ve ne sono alcuni, adottati anche dalla vicina Pesaro, che sono pregevoli da punto di vista estetico e funzionale». Una richiesta che non può rimanere inascoltata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA