Fano, la cocaina arrivava da Rimini. Il fornitore albanese ora in manette

I carabinieri al Pincio di Fano
I carabinieri al Pincio di Fano
di Osvaldo Scatassi
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Giovedì 18 Marzo 2021, 08:50

FANO - Contestata a un albanese di 38 anni residente a Rimini la cessione aggravata e continuata di droga nel Fanese, i carabinieri della compagnia fanese collegano l’albanese a un’operazione del dicembre scorso. In quell’occasione era stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio un ex barista mondolfese trentanovenne, ma ai militi non era sfuggito che un’automobile, una Peugeot 407, si era allontanata dalla zona a tutta velocità per poi imboccare il casello autostradale diretta a nord.

L'ordine del giudice
Al volante un uomo che i carabinieri hanno visto in viso, ricordandosene al momento del riconoscimento. Il secondo filone di indagine, diretto dalla procura della Repubblica, ha dunque portato all’immigrato e si è concretizzato in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dal giudice per le indagini preliminari Francesco Messina, eseguita dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia fanese.

Tutto è dunque iniziato il 3 dicembre scorso, quando il trentanovenne mondolfese fu arrestato nel suo comune dai carabinieri della stazione locale e dai militi di Colli al Metauro per detenzione di cocaina ai fini di spaccio. Sottoposto a un controllo anti Covid, aveva manifestato un nervosismo eccessivo, inducendo i carabinieri a effettuare una perquisizione personale. Nella tasca dei jeans un involucro in cellophane con quasi 40 grammi di cocaina purissima; nella sua casa un bilancino di precisione, ritagli utili per confezionare lo stupefacente e alcune dosi di marijuana.

Ed è stato proprio in quei frangenti che il conducente della Peugeot 407 si era fatto notare per essersi allontanato a tutta velocità dalla zona.

Era riuscito a far perdere le proprie tracce dirigendosi verso il casello dell’A14, ma il numero di targa era rimasto sui taccuini delle pattuglie impiegate nell’operazione.

I successivi accertamenti, spiegano i carabinieri della compagnia fanese, hanno permesso di identificare l’uomo al volante (il trentottenne albanese residente a Rimini) e di verificare che la vettura era già stata a Fano e Mondolfo in almeno altre due occasioni.

Ricostruite le consegne
Le indagini hanno inoltre permesso di stabilire che l’immigrato avrebbe rifornito il mondolfese dall’aprile al dicembre scorsi con circa 35 grammi di cocaina alla volta, con la frequenza di una volta al mese.

Luoghi di incontro a Fano, Mondolfo o nel circondario di Pesaro. L’opera di identificazione ha comunque riservato qualche difficoltà, risolta interpellando Interpol e autorità albanesi. È emerso che l’immigrato fosse stato già espulso nel 2015 e che in seguito avesse iniziato la procedura per il cambio delle generalità. Si è quindi scoperto che nei suoi confronti (quando utilizzava il nome precedente) pendeva già un altro ordine di carcerazione per droga, eseguito a gennaio dai carabinieri riminesi.

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