Il geometra affarista: «Se arriva l’appalto io valgo 2-3 mila euro». Tangenti all’ex Genio Civile, il funzionario arrestato faceva da mediatore. Ecco come si faceva pagare

Il geometra affarista: «Se arriva l’appalto io valgo 2-3 mila euro». Tangenti all’ex Genio Civile, il funzionario arrestato faceva da mediatore. Ecco come si faceva pagare
di Federica Serfilippi
4 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Giugno 2022, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 09:34

ANCONA - «Stamattina io so’ andato ad Ancona sud a trattare con un imprenditore per mettere d’accordo cinque o sei imprenditori per prendere un lavoro da 900mila euro, se riusciamo a prenderlo io valgo 2-3mila euro». Euro Lucidi, il funzionario della Regione dell’ex Genio Civile arrestato per corruzione, non si faceva scrupoli, parlando al telefono, di fare i conti sul possibile ritorno economico derivato dalla manipolazione, contestata dal pm Andrea Laurino, dell’appalto relativo ai lavori di sistemazione delle sponde del fiume Tesino.

Era l’ottobre del 2021 e, stando a quanto emerso, il dipendente pubblico (in carcere da martedì) si era appena incontrato nel parcheggio dell’Ikea di Camerano con l’ascolano Matteo Rozzi, finito ai domiciliari con il fratello Stefano, l’altro amministratore della Due Zeta Costruzioni.


Il ribasso del 18%
Al centro del meeting, una delle gare di importo maggiore tra le cinque al centro delle indagini dei carabinieri forestali e vinta proprio dall’azienda di Rozzi con un ribasso del 17,8%. A partecipare sarebbero state – per la Procura – altre ditte compiacenti e le informazioni sulle offerte da presentare sarebbero state appositamente distribuite. Un meccanismo, stando alle accuse, che si sarebbe ripetuto anche per altre gare. «Come mi danno i soldi? – si chiede il funzionario – Che ne so, me se rompe la macchina, la porto dal meccanico, magari me paga il lavoro». 
Sì, perché oltre alle classiche tangenti, Lucidi avrebbe ricevuto dai vari presunti corruttori benefit vari: come la riparazione di guasti meccanici, litri di olio extravergine, il pagamento di una festa di laurea, cene e pranzi al ristorante. La Procura contesta al funzionario arrestato di essersi anche intromesso nell’appalto per i lavori di manutenzione del Misa, affidati ufficialmente nel novembre 2021 a una cooperativa che però non avrebbe mai presenziato al cantiere, per favorire il lavoro (in realtà avrebbe dovuto prendere un sub-appalto al 50%) alla Mariotti Costruzioni. 
La scelta di far vincere la cooperativa, per la Procura, sarebbe stata determinata dalla necessità del principio della rotazione delle ditte ammesse alle gare indette dalla Regione.


La festa di laurea
Per la Procura, Lucidi sarebbe nel «libro paga» dei Mariotti (Marco, Simone e Giacomo, ai domiciliari) almeno dal 2019: avrebbe ricevuto, tra gli altri benefit, il pagamento di una festa di laurea tenutasi a Senigallia, cene e pranzi al ristorante, forniture di vernici, riparazioni di veicoli e dispostivi elettronici e persino l’uso di un furgoncino (con tanto di carburante pagato). Oltretutto, guardando alle intercettazioni, il funzionario chiamato in ditta presentandosi quasi sempre dicendo: “È la Regione”. Per gli inquirenti, Lucidi avrebbe fatto affari anche con l’imprenditore di Castelbellino Enrico Cesaroni, pure lui ai domiciliari. In particolare avrebbe favorito l’appalto da 80mila euro (autunno 2020) per la manutenzione dell’Esino. Nel tempo avrebbe ricevuto almeno 75 quintali di legna, in parte riveduta per circa 1.200 euro. Un’intercettazione del luglio 2021 fa emergere una discussione tra Lucidi e Cesaroni: stando all’interpretazione della Procura, l’ex consigliere regionale avrebbe rimproverato il funzionario per non avergli trovato abbastanza lavori a fronte della legna consegnata: «Non mi faccio più vedere finché non ti porto il lavoro» avrebbe detto il dipendente pubblico, E Cesaroni: «Io non ti devo dire più niente, puoi venire tutti i giorni a caricare (la legna, ndr) ma devi sapere quello che devi fare». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA 

© RIPRODUZIONE RISERVATA