Il centrodestra sfoggia i primi obiettivi. Il governatore Acquaroli: «Ma quale sanità lenta. Impossibile fare di più. Saltamartini? Più che dignitoso»

Il governatore Acquaroli e le liste riesplose: «Non mi risulta. Ora piano socio sanitario e riordino aziende. Questa fase della storia non è paragonabile a nessun altra , serviranno anni per colmare i vuoti del passato. Baldelli pro Pergola? Macchè, operiamo in tutta la regione»

Il centrodestra sfoggia i primi obiettivi. Il governatore Acquaroli: «Ma quale sanità lenta. Impossibile fare di più. Saltamartini? Più che dignitoso»
di Andrea Taffi
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Mercoledì 22 Dicembre 2021, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 15:18

Da San Benedetto alle Provinciali il centrodestra non brilla per compattezza. Con un assessore (Aguzzi) che sostiene una lista con il Pd. Tutto sotto controllo in maggioranza?
«La maggioranza in Regione è compatta e coesa, poi nel territorio si registrano dinamiche diverse che nulla hanno a che vedere con la Regione. C’è una dialettica e ci sono diversità altrimenti saremmo tutti in un unico partito. Finché questo coincide con il programma non è un problema». 

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Forza Italia spesso scontenta: vittima o a ragione?
«Forza Italia esprime un perno indispensabile della nostra maggioranza, in giunta, in consiglio e nei territori: vive una dialettica naturale ma in clima di rispetto e di consapevolezza del nostro obiettivo fondamentale che è quello di rilanciare le Marche». 
Nei sei mesi di tregua Covid le liste di attesa sono riesplose. 
«Non mi risulta, e l’assessore sta lavorando per il miglioramento delle prestazioni. Del resto questa fase della storia non credo possa essere paragonata con nessun’altra perché sono saltati tutti gli schemi, figuriamoci nel settore della sanità. Ci vorranno anni a colmare vuoti creati nel passato, ma siamo fiduciosi che con le riforme in atto si stia prendendo la strada giusta per dare maggiori e migliori risposte in tempi più rapidi».
Saltamartini è generoso ma fatica a chiudere le questioni. Anche il Carroccio glielo ha detto. D’accordo?
«Saltamartini è assessore alla sanità nell’epoca della pandemia e credo che la fase di emergenza sia stata gestita in maniera più che dignitosa da lui e da tutti i suoi collaboratori. In poco più di un anno ha gettato le basi e sta elaborando il fabbisogno su cui basare la riforma del piano sociosanitario, sta lavorando per la riforma della legge 13, sta individuando la strategia per le nuove strutture ospedaliere sta gestendo il Pnrr. Fare di più sarebbe stato difficile: le cose vanno fatte bene nei tempi che occorrono. Spesso la propaganda viene poi pagata a caro prezzo dai cittadini». 
Legge di riordino delle aziende sanitarie e piano socio sanitario: quando?
«Stiamo entrando nel vivo delle proposte. Ma il tema principale non è quando riusciremo ad approvarle, ma come. Intendo la qualità legislativa e organizzativa che sia in grado di esprimere il migliore assetto possibile». 
Ciccioli ha incontrato molti sanitari fornendo una versione diversa da quella dell’assessore Saltamartini: è ancora il suo braccio armato nella sanita?
«Ciccioli ha le sue idee, anche alla luce di una esperienza quarantennale. Io accetto il contributo di tutti e con l’assessore facciamo le scelte che riteniamo migliori». 
Fondi Europei: a distanza di oltre un anno non è partita una cabina di regia con le categorie. 
«La nostra cabina di regia è il comitato di indirizzo che abbiamo riunito fin dalla fine dello scorso anno. Sono mesi che giriamo tutto il territorio e diamo voce a sindaci, categorie, sindacati, corpi intermedi e chiunque voglia portare il suo contributo. Una fase di coinvolgimento così intensa non sia mai avvenuta in precedenza, considerato anche le restrizioni. Si può fare certamente di più ma credo che siamo sulla buona strada». 
Bacci sottosegretario: sì o no? E se sì quando? 
«Bacci è il sindaco di Jesi fino a nuove elezioni. Poi sicuramente sarei fiero e orgoglioso di poterlo coinvolgere in Regione sia per le sue qualità amministrative sia per quelle umane e professionali. Nutro una profonda stima nei suoi confronti». 
Partono gli adeguamenti degli ospedali: il primo è Pergola e i leghisti ce l’hanno con Baldelli perché guarda a casa sua. Il governatore che dice?
«Lo sviluppo ospedaliero è per tutta la regione. Quello di Pergola non esclude altri interventi, anzi è il primo di una lunga serie». 
Il porto senza presidente per 15 mesi: a posteriori non si rimprovera niente? 
«Abbiamo ottenuto un risultato importante con una figura di elevate competenze. Se proprio volessi trovare qualcosa, avrei dovuto essere più netto sula prima terna proposta». 
Quali sono le questioni su cui a gennaio applicherà il modello-Pesaro (10 giorni per decidere)? 
«Sanità e fondi europei gli obiettivi più stringenti. Ma è veramente difficile escludere infrastrutturee Pnrr per la competitività della nostra regione».

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