Riassetto, la Regione prende tempo. Proroga fino a dicembre ma per i capiservizio il fine corsa è tra due mesi

Il palazzo della Regione Marche dove il riassetto tarda a partire
Il palazzo della Regione Marche dove il riassetto tarda a partire
di Martina Marinangeli
3 Minuti di Lettura
Venerdì 28 Maggio 2021, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 22:31

ANCONA -  La Regione prende tempo. Prima di avviare quella rivoluzione “light” che punta a riorganizzare la macchina amministrativa, deve essere espletato l’iter della proposta di legge ad iniziativa della giunta che ne definisce le modalità, arrivando all’ultimo step del voto in Consiglio regionale.

Considerando i vari passaggi istituzionali, con ogni probabilità ci vorranno uno o due mesi e, nel frattempo, l’esecutivo ha deciso di prorogare gli incarichi agli attuali dirigenti dei 12 Servizi regionali e quelli di Posizione di funzione fino al 31 dicembre. Stessa sorte toccherà all’interim di Lucia Di Furia alla guida dell’Azienda Sanitaria Regionale ed all’incarico di Andrea Bordoni al vertice dell’Assam. 


La scadenza lontana
Una deadline lontana nel tempo, ma fissata come un prudente termine ultimo che si cercherà di anticipare. La giunta ha infatti fretta di mettere in moto il processo che porterà all’eliminazione dei Servizi, trasformati in Dipartimenti e ridotti di numero (il tetto massimo sarà 10). E verrà modificata anche la loro articolazione composta dalle Posizioni di funzione: non ci saranno più dirigenti di PF, ma di Settori. Il livello intermedio sarà invece costituito dalle Direzioni. Una riforma totale dell’Ente, insomma e, come dice il proverbio, Roma non è stata costruita in un giorno.

Di qui, la scelta di mantenere, per ora, lo status quo e, con gli incarichi in scadenza il 31 maggio per i dirigenti dei Servizi ed il 30 giugno per le posizioni di funzione, una proroga – la seconda dopo quella del gennaio scorso – si è resa necessaria ed è stata messa nero su bianco nella delibera 646 del 24 maggio, che prevede una copertura finanziaria da 1.687.318 euro. 


I capiservizio in scadenza
Gli attuali capi Servizio in scadenza (a parte Silvano Bertini, dirigente del servizio Attività produttive, il cui mandato avrebbe dovuto concludersi il 31 ottobre 2022, ma verrà allineato ai suoi colleghi) sono Gabriella De Bernardinis (Affari legali), Maria Di Bonaventura (Bilancio), Nardo Goffi (Tutela del territorio), Di Furia (Salute), Raimondo Orsetti (Turismo), Piergiuseppe Mariotti (Risorse umane), Lorenzo Bisogni (Agricoltura), Enrica Bonvecchi (Suam), David Piccinini (Protezione civile). C’è poi Giovanni Santarelli, che sta dirigendo il servizio Politiche sociali e Sport in regime di proroga dal momento che è in pensione. Per lui si è reso necessario un atto ad hoc – la delibera 648, sempre dello scorso lunedì – con cui si stabilisce che, per lo svolgimento dell’incarico, «non sarà riconosciuto alcun trattamento economico. Potranno essere riconosciuti eventuali rimborsi spese per missioni opportunamente documentati, nel limite di 3mila euro». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA