Dalle pulizie al personale di sala, per l’estate della Riviera il lavoro non manca: domanda e offerta si sono incontrate grazie alla Borsa organizzata dalla Confcommercio

Dalle pulizie al personale di sala, per l’estate della Riviera il lavoro non manca
Dalle pulizie al personale di sala, per l’estate della Riviera il lavoro non manca
di Marco Braccetti
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Mercoledì 20 Marzo 2024, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 14:29
SAN BENEDETTO Dal giovane ai primi impieghi, all’esperto con una carriera trentennale alle spalle. Tante vite, tante storie, un unico obiettivo: lavorare durante l’estate 2024. Ieri, l’incontro tra domanda e offerta di posti c’è stata all’interno dell’Hotel Calabresi, dove s’è svolta la quarta edizione della “Borsa Mercato del Lavoro”, organizzata dall’Ente bilaterale del turismo, col supporto operativo di Confcommercio. 


La qualità costa


La stagione turistica è in rampa di lancio e, in questa fase, molte attività del comparto accoglienza stanno ancora cercando personale. «Siamo consapevoli che la qualità si paga e chi cerca personale di qualità deve essere pronto a dare un’adeguata retribuzione» ha sottolineato Rita Napoli del Camping Don Diego: ieri, tra le altre cose, alla ricerca di addetti alle pulizie. «Per questa figura professionale, offriamo un compenso orario di 10/15 euro, che è un buon compenso - sottolinea ancora Napoli -. So che in giro ci sono anche tariffe più basse, ma vengono proposte da un’esigua minoranza che ancora punta all’improvvisazione del lavoro. Noi ci siamo resi conto che, nei confronti del cliente, la qualità del servizio è fondamentale e non si può ottenere un lavoro di qualità sottopagandolo».

 
Vincenzo re delle sale


Lo sa bene Vincenzo Petroni: 57enne di origini pugliesi che vanta un’esperienza ultratrentennale in sala: «Sono maître e, generalmente, il compenso minimo non scende sotto i 2.500 euro al mese.

Ma, a differenza di quanto ho potuto riscontrare nel Nord Italia, dove ho lavorato tanto, qui lo stipendio medio è più basso, anche perché ci sono albergatori che, per risparmiare, si affidano a personale non del tutto qualificato, magari anche straniero - prosegue Petroni -. Non sono razzista, lungi da me, ma ci sono stranieri che accettano compensi davvero bassi e ciò lede al mercato complessivo. Poi capita che il maître venga demansionato, poche strutture cercano una figura del genere». All’evento hanno partecipato molti giovani, anche grazie alle partnership che l’organizzazione aveva stretto con gli istituti alberghieri piceni. E proprio tra i ragazzi, c’è chi vuol smontare i “luoghi comuni” che dipingono le nuove generazione come poco avvezze al sacrificio.

 
Le aspirazioni


«Per quanto mi riguarda, la voglia di lavorare e di mettermi in gioco non mi manca - afferma Luca Accorsi -. Sono alla mia seconda stagione, in passato ho svolto varie mansioni, ma non sempre i datori di lavoro mi hanno trattato con rispetto e fiducia. Noi giovani chiediamo questo al mondo del lavoro: dateci fiducia». 
 

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