Il capo gli dice che non può lavorare in smart working, lui lo prende in parola e si "vendica": «Ho solo fatto quello che mi è stato detto»

Il capo gli dice che non può lavorare in smart working, lui lo prende in parola e si "vendica": «Ho solo fatto quello che mi è stato detto»
Il capo gli dice che non può lavorare in smart working, lui lo prende in parola e si "vendica": «Ho solo fatto quello che mi è stato detto»
di Hylia Rossi
3 Minuti di Lettura
Martedì 23 Aprile 2024, 10:59

Costruire un buon rapporto col capo e i colleghi di lavoro è importante per assicurarsi un clima positivo e piacevole in ufficio, ma non è sempre facile riuscirci. Si dice che in amicizia è meglio non inserire la variabile dei soldi, che potrebbe essere deleteria e causare attriti, ma quando si parla di relazioni legate al mondo del lavoro è inevitabile che interessi di questo tipo siano parte del "pacchetto". 

Cosa fare, allora, se un collega ci incastra in un turno particolarmente scomodo? O se il capo rifiuta una richiesta che riteniamo ragionevole? A quel punto, anziché continuare a fare buon viso a cattivo gioco per mantenere un rapporto "positivo", ci si tira su le maniche e si lotta per migliorare la propria vita a dispetto dei desideri o delle pretese altrui. 

A Chris, per esempio, è stato detto che non avrebbe potuto fare smartworking: la sua presenza in ufficio - anche se a suo dire non necessaria - è stata ritenuta assolutamente necessaria.

Eppure, lui non ci sta e alla presa di posizione del capo risponde con un atteggiamento risoluto. 

La "vendetta" di Chris

Il capo ha giocato la sua mano, vale a dire il rifiuto di lasciare che i dipendenti lavorino da casa. Allora, Chris ha deciso di alzare la puntata anziché lasciare il tavolo. In una breve clip pubblicata sul suo account TikTok, il ragazzo si trova in macchina e ci guarda con espressione compiaciuta. Il testo sullo schermo spiega per filo e per segno cos'è successo: «Mi è stato detto recentemente che non posso lavorare da casa, anche se in realtà faccio tutto da remoto, e mi vogliono in ufficio».

La "pretesa", però, non è stata accolta da Chris: «Quindi, ho cancellato Teams e l'app della mail dal mio telefono. Il mio capo ha provato a chiamarmi ieri sera per qualcosa di urgente, e non è riuscito a raggiungermi. Mi ha chiesto perché e io gliel'ho detto: sto facendo ciò che mi è stato riferito, ovvero non lavorare quando sono a casa».

Si tratta di un caso di "malicious compliance", un termine traducibile con "obbedienza ostile" (sciopero bianco in Italia): il dipendente agisce all'interno dei limiti che gli sono stati imposti e le regole dell'azienda, ma si schiera in aperta opposizione. Diversi utenti hanno ammesso di essersi comportati allo stesso modo: «Ho fatto la stessa cosa e ho anche bloccato il suo contatto dal telefono così ero raggiungibile soltanto dal telefono dell'azienda, che lascio al lavoro», «L'ho fatto anch'io, faccio ciò che riguarda il lavoro soltanto durante il mio turno, e la mia salute mentale è migliorata notevolmente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA