Reddito di cittadinanza, nelle Marche siamo alle battute finali: solo 6mila i beneficiari. Il sussidio è già stato sospeso a quasi 1700 famiglie

Da gennaio assegno d’inclusione ai fragili, formazione per gli occupabili

Reddito di cittadinanza, nelle Marche siamo alle battute finali: solo 6mila i beneficiari. Il sussidio è già stato sospeso a quasi 1700 famiglie
Reddito di cittadinanza, nelle Marche siamo alle battute finali: solo 6mila i beneficiari. Il sussidio è già stato sospeso a quasi 1700 famiglie
di Martina Marinangeli
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Lunedì 25 Settembre 2023, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 15:13
ANCONA Reddito di cittadinanza addio. Dal 1° gennaio la misura bandiera del Movimento 5 Stelle verrà archiviata e sostituita con l’Assegno di inclusione gestito dai Servizi sociali dei Comuni. Un sussidio destinato solo ai nuclei familiari al cui interno ci siano minori, over 60, disabili, o dove sia presente una situazione di particolare disagio che rende difficile l’inserimento in un percorso di attivazione lavorativa. Per i cosiddetti “occupabili” - ovvero i soggetti tra i 18 ed i 59 anni che hanno margine per trovare spazio nel mondo del lavoro - parte invece il Supporto alla formazione e al lavoro, con relativo sussidio di 350 euro mensili (per dodici mesi) a condizione che siano inseriti in un percorso di politica attiva del lavoro concordata con i Centri per l’impiego. 


La stretta


Una stretta che ha già portato ad un brusco calo del numero di percettori del Reddito anche nelle Marche. Secondo il report dell’Inps, sono precisamente 1.681 le famiglie nella nostra regione ad aver ricevuto l’avviso (via sms) di sospensione del sussidio, un assegno medio di 523,89 euro. Stando ai dati della Regione, al momento sono 6179 i beneficiari di Reddito di cittadinanza ancora in pagamento (al netto delle sospensioni per il raggiungimento delle sette mensilità, come indicato dalla norma).

Ammonta invece a poco più di 70, distribuite sull’intero territorio regionale, il numero di richieste di Supporto alla formazione e al lavoro riconosciute come valide. L’accesso alla misura avviene attraverso una piattaforma informatica tramite la quale il richiedente produce il cosiddetto Patto di attivazione. 


Come funziona


Successivamente il sistema effettua una serie di verifiche - fra cui quella sui dati Isee - ed invia una notifica al Centro per l’impiego per la stipula del Patto di servizio necessario ai fini dell’erogazione del beneficio economico. «Attraverso l’azione tempestiva dei Centri per l’impiego - aveva spiegato nelle scorse settimane l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi per presentare il nuovo corso – la Regione mira ad offrire fin da subito un supporto concreto ai beneficiari delle nuove misure, evitando nel contempo l’insorgere di possibili problematiche di carattere sociale». 


La mappa


Al momento, le richieste per il Supporto alla formazione sono ancora molto poche e il Centro per l’impiego che ne ha validate di più è quello di Ancona, raggiungendo appena le 13 unità. Cpi al primo posto anche per numero di beneficiari che ancora percepiscono il Reddito di cittadinanza, ovvero 958. Cifre sempre più risicate e destinate a scendere ulteriormente da qui alla fine dell’anno. E con il new deal pronto a partire dal 1° gennaio, tramonterà l’era del Rdc, che a molti ha garantito una boccata d’ossigeno in un periodo di difficoltà, ma in alcuni casi è andato anche a chi non avrebbe dovuto beneficiarne.
 

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