Rdc addio, ora formazione più un sussidio di 350 euro anche nelle Marche

Ai più fragili l’Assegno di inclusione dal 1° gennaio, percorsi ad hoc per gli occupabili L’assessore Aguzzi: «La Regione si è subito attivata per garantire adeguata assistenza»

Rdc addio, ora formazione più un sussidio di 350 euro anche nelle Marche
Rdc addio, ora formazione più un sussidio di 350 euro anche nelle Marche
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Lunedì 4 Settembre 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 12:59

ANCONA - Addio al reddito di cittadinanza. La Uil Marche lancia l’allarme: «Circa 1.700 famiglie senza più misura di sostegno». Ma intanto la Regione prepara «i percorsi rivolti agli ex beneficiari per garantire assistenza nel passaggio alle nuove misure». E proprio nei prossimi giorni diventerà operativa la nuova piattaforma Inps per creare nuove possibilità di match tra domanda e offerta di lavoro per i cittadini ritenuti occupabili e per questo privati del reddito di cittadinanza. 


I dati 


Secondo il report dell’Inps sono precisamente 1.681 le famiglie marchigiane che hanno ricevuto l’avviso (via sms) di sospensione del reddito di cittadinanza, ovvero il 13% su un totale di 12.912 nuclei che percepivano un assegno medio di 523,89 euro.

Per tutti i nuclei percettori di reddito di cittadinanza al cui interno sono presenti: minori, over 60, disabili o in carico presso i servizi sociali sarà erogato il reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre, per poi poter confluire dal 1° gennaio del prossimo anno nella nuova misura individuata nell’Assegno di Inclusione. Ma cosa accadrà invece ai cosiddetti occupabili? Una volta registrati, i cittadini tra i 18 e i 59 anni dovranno frequentare percorsi di formazione o altri percorsi lavorativi per la quale durata percepiranno 350 euro mensili. Dunque, a partire dal 1° settembre, si è aperta ufficialmente la finestra per avviare le richieste di intraprendere il percorso di formazione. 


La piattaforma 


«La nostra Regione - spiega l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi - si è subito attivata per garantire un adeguato servizio di assistenza e supporto nella fase di adesione alla nuova misura denominata Supporto alla Formazione e Lavoro». In pratica l’accesso avviene attraverso una piattaforma informatica tramite la quale il richiedente produce il Patto di Attivazione. Successivamente il sistema effettua una serie di verifiche, fra cui quella sui dati Isee, e invia una notifica al Centro per l’Impiego per la successiva stipula del Patto di servizio necessario ai fini dell’erogazione della somma prevista. Aguzzi assicura, inoltre, che «in questa fase - i Centri per l’Impiego regionali stanno calendarizzando gli appuntamenti con tutti i soggetti interessati dalla sospensione dell’indennizzo». Per velocizzare la procedura le convocazioni avverranno tramite sms o email.


L’obiettivo 


Questi appuntamento hanno una doppia finalità: da un lato fornire un servizio agli ex percettori del reddito di cittadinanza che, in presenza di certi requisiti, potranno beneficiare del sussidio di 350 euro al mese, dall’altro dare informativa ai non attivabili al lavorosulla possibilità di prolungare, fino a fine anno, il percepimento del beneficio economico mediante l’eventuale presa in carico da parte dei Servizi sociali dei Comuni, ovvero nuclei familiari con situazioni di forte fragilità o di particolare disagio.
 

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