Ancona, ponte sui Balcani: il vice premier Tajani alla firma dell’accordo tra Italia, Slovenia e Croazia

Il governatore Francesco Acquaroli: "Focus sul capoluogo". Il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti: "Presto da Salvini e Rixi per la penisola al porto"

Ancona, ponte sui Balcani: il vice premier Tajani alla firma dell’accordo tra Italia, Slovenia e Croazia
Ancona, ponte sui Balcani: il vice premier Tajani alla firma dell’accordo tra Italia, Slovenia e Croazia
di Andrea Maccarone
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Martedì 11 Luglio 2023, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 13:06

ANCONA - Lo scenario della Mole Vanvitelliana, sullo sfondo del porto pescherecci, ha tenuto a battesimo quello che ieri mattina è stato rinominato “l’accordo di Ancona”. Il vertice tra i tre ministri degli esteri di Italia, Croazia e Slovenia (rispettivamente: Antonio Tajani, Gordan Grlic Radman e Tanja Fajon) ha portato alla triplice firma sul protocollo d’intesa su temi legati alla cooperazione in materia migratoria, della connettività, dell’economia del mare, della protezione ambientale e della sicurezza interna. 


Il red carpet 


A fare gli onori di casa sul tappeto rosso disteso dinnanzi alla volta d’ingresso della Mole Vanvitelliana il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, e il governatore della Regione Marche, Francesco Acquaroli. «Si lavora per creare inclusione e coesione internazionale - ha detto Silvetti -.

Il ponte verso i Balcani parte da Ancona». «Questo trilaterale è il segno di un’attenzione al capoluogo e di tutto il lavoro che si sta facendo in questa direzione» ha ribadito Acquaroli. Intorno alle 10,30 i tre ministri si sono seduti attorno al tavolo in una delle sale della Mole. Alle 12 tutti in auditorium per il resoconto alla stampa. Il primo a prendere la parola è il ministro degli esteri italiano, Antonio Tajani. Apre l’intervento introducendo subito il tema della sicurezza e dell’inclusione, voltando lo sguardo ai «Balcani occidentali - dice - area strategica in funzione, anche, di un Mediterraneo allargato dove i nostri porti devono crescere ed essere competitivi con i più grandi porti europei».

Non poteva mancare un riferimento a quello di Ancona, sottolineando la necessità che lo scalo sia efficacemente inserito nel sistema dell’Alto Adriatico: «Con una politica industriale che contribuisca a rilanciare le imprese marchigiane - ha proseguito Tajani - il porto di Ancona sarà uno snodo fondamentale». Su questo solco Silvetti ha annunciato un incontro entro il mese di luglio con il ministro alle infrastrutture, Matteo Salvini, e il sottosegretario Edoardo Rixi per discutere della penisola al porto di Ancona. Altro tema: la lotta all’immigrazione clandestina lungo la rotta balcanica. 


La sicurezza


«Il mare non deve essere un cimitero - ha esordito la ministra Fajon -. In autunno faremo un’esercitazione congiunta, Italia-Croazia-Slovenia, di ricerca e salvataggio marino». «L’immigrazione clandestina è un problema europeo - sottolinea il ministro Grlic Radman -. Questo accordo nasce per rafforzare una posizione unica, che si allinei al quadro più ampio di livello europeo».

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