Stop alla violenza di genere: la prevenzione parte a scuola

Stop alla violenza di genere: la prevenzione parte a scuola
Stop alla violenza di genere: la prevenzione parte a scuola
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Sabato 30 Dicembre 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 13:14

ANCONA Non solo panchine rosse e convegni per prevenire soprpusi e prevaricazioni nei confronti delle donne. L’educazione alla legalità parte dalle scuole, anche per il contrasto alla violenza di genere e così su proposta del vice presidente Filippo Saltamartini, la giunta regionale ha stanziato altri 100 mila euro di risorse per progetti destinati alle giovani generazioni.

 
«Considerata la gravità e complessità della tematica affrontata e vista l’impellente necessità di intervenire anche sensibilizzando le giovani generazioni – spiega l’assessore – abbiamo deciso di implementare con un ulteriore stanziamento gli interventi da svolgere nelle scuole con progetti specifici, ma anche con forme di sostegno alle giovani vittime di violenza» 
Due le linee di intervento.

Anzitutto iniziative nelle scuole di secondo grado per sensibilizzare ed educare alla parità di genere, alla legalità, al rispetto integrale della persona, alla cultura della responsabilità personale e relazionale, anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie. E insieme iniziative a protezione e supporto dei minori vittime di violenza tramite potenziamento e assistenza al processo di ripresa psicofisica.


La sperimentazione


Le risorse saranno assegnate ai 5 Ambiti Territoriali Sociali (ATS), capofila provinciali per le politiche di contrasto alla violenza di genere e sarà valorizzata la co-progettazione. per sperimentare nuovi modelli di intervento.


Le azioni dovranno coinvolgere soggetti pubblici e privati aderenti alla rete antiviolenza, ossia CAV, forze dell’ordine, tribunali, ma anche scuole, parrocchie, enti del terzo settore anche di ambito sportivo, e consultori.


Queste risorse vanno ad aggiungersi alla somma di 1.229.276 già stanziata nel biennio 2023-‘24 per attività di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, fondi destinati ad azioni di rete, al sostegno dei Centri Antiviolenza, e delle strutture residenziali che ospitano le vittime, ad azioni di contrasto della vittimizzazione secondaria delle donne.
«Con l’assestamento di bilancio abbiamo anche stanziato ulteriori 420 mila euro di fondi regionali a integrazione di quelli statali per la programmazione delle politiche contro la violenza di genere – conclude l’assessore - a Macerata da oltre un anno abbiamo un Centro per Uomini Autori di Violenza (CUAV) con programmi di reinserimento e recupero di soggetti condannati per reati sessuali o per maltrattamento nei confronti del partner. La nostra regione conta 5 Centri Anti-Violenza, uno per provincia, più 16 sportelli sul territorio, e 8 case rifugio».

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