Stranieri e viaggi fuori stagione, la Regione vara il Piano del turismo: 15 milioni per il restyling degli alberghi

Stranieri e viaggi fuori stagione, la Regione vara il Piano del turismo: 15 milioni per il restyling degli alberghi
Stranieri e viaggi fuori stagione, la Regione vara il Piano del turismo: 15 milioni per il restyling degli alberghi
di Martina Marinangeli e Nicoletta Paciarotti
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Domenica 7 Aprile 2024, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 16:25

ANCONA Parola d’ordine: riprogrammare. Nell’immaginario collettivo, le Marche delle 18 Bandiere Blu sono una meta balneare e dunque da frequentare per le vacanze principalmente nei mesi estivi. Errore che si traduce in un encefalogramma piatto nella restante parte dell’anno.

Il cambio di passo

Per correggere questa limitante stortura, il Piano annuale del turismo deliberato mercoledì dalla Regione punta tutto sul rilancio dei borghi e dell’entroterra, e sui viaggiatori stranieri, che nel 2023 hanno fatto registrare un significativo segno più.

In questo senso, anche il volo per Barcellona in partenza con Volotea da ottobre - dunque abbondantemente fuori dai canoni dell’alta stagione - acquista maggior senso. A trainare i buoni risultati nei mercati esteri dello scorso anno sono stati soprattutto turisti francesi e polacchi grazie ai collegamenti del Sanzio con Parigi e Cracovia.

L’occasione

Anche quelle che sembrano solo mete outgoing (cioè in uscita dalle Marche) dunque, possono produrre effetti positivi per il turismo della nostra regione. A patto che a supportare le tratte ci s un’adeguata promozione. «Il target del turismo straniero - spiega il Piano della Regione - rappresenta un mercato interessante, non soltanto per la tendenza della distribuzione dei flussi nei periodi di bassa stagione, ma anche per il valore medio si spesa che si attesta in media a 102 euro per viaggiatore, contro gli 89 euro medi per turisti italiani, oltre alla durata media del soggiorno di due o più settimane per oltre il 50% dei turisti». Restano più a lungo, spendono di più e viaggiano nei mesi meno battuti: il segmento degli stranieri rappresenta il Bengodi per le Marche insomma. Ad amare le nostre dolci colline capaci di ispirare la penna del Giovane favoloso, la storia che si respira nei nostri borghi e, ovviamente, le nostre spiagge, sono in particolare tedeschi, olandesi, svizzeri e francesi. Ma l’impennata maggiore nel 2023 l’ha registrata la Polonia (+38,8% sul 2022) e, si diceva, per buona parte lo si deve al volo diretto per il Sanzio. Ma non basta. Partendo da queste premesse, la Regione si è data due obiettivi principali, messi nero su bianco nel Piano appena deliberato: «La destagionalizzazione, utile a garantire continuità economica agli operatori e, contestualmente, capace di valorizzare il patrimonio dell’entroterra e il turismo esperienziale ideale per alimentare flussi in bassa stagione»; e il miglioramento dell’offerta ricettiva, «che necessita di essere diversificata e di qualità per andare incontro alle esigenze del turista sempre più consapevole». A questo scopo, nel triennio 2024/2026 vengono messi sul piatto 3 milioni di euro per la creazione prodotto turistico: 3 milioni di euro, 14,7 milioni per il fondo per la promozione (gestiti dall’Atim), 14,7 milioni per il recupero e la valorizzazione di borghi e centri storici, 14,7 milioni come contributo per la riqualificazione delle strutture ricettive e 1,4 milioni di euro per la valorizzazione del turismo religioso in preparazione del Giubilo 2025.

Il testimonial

 Per promuovere le Marche nei mercati esteri, la Regione continua poi a scommettere (almeno fino al 2025, quando scadrà il contratto) sul testimonial Roberto Mancini, ex ct della nazionale azzurra e oggi allenatore dell’Arabia Saudita. Ieri special guest nella sua città natale alla mostra “Jesi e il ‘900 verso il 2050” organizzata dalla Fondazione Cardinaletti, ha fatto sapere che, grazie al suo ruolo, «stiamo promuovendo le Marche all’estero, nei Paesi Arabi. Trovare una soluzione per far incontrare due tipi di mondo è quello che ci auguriamo per il futuro. E ci sono tanti progetti in campo in questo senso». Quali siano questi progetti non è ancora dato sapere. Ma una cosa è certa: se davvero vogliamo portare i cittadini dell’Arabia Saudita nelle Marche, buona parte degli alberghi va riqualificata e svecchiata di almeno 50 anni.

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