ANCONA La stangata è arrivata, e si è fatta sentire forte e chiaro. Non sono bastati i 5,5 miliardi di euro di aiuti a famiglie e imprese contro il caro bollette che il governo Draghi ha erogato nel primo trimestre di quest’anno. L’importo non è riuscito a mitigare i costi addizionali per gli utenti domestici e non, che si sono visti recapitare fatturazioni da capogiro. Luce e gas a peso d’oro, con rincari che in certi casi hanno toccato, specie per le imprese, il 400%. Un’impennata clamorosa che si può subito riscontrare guardando le voci della bolletta.
Gli esempi
Un utente dell’Anconetano, per fare un esempio, nel febbraio 2021 pagava ad Estra Prometeo 203 euro, di cui 62,77 come spesa per la materia prima, il gas naturale.
I costi lievitati
Se fino allo scorso anno il costo della materia prima che si leggeva sulla fatturazione del gas ammontava a 0,1 euro/Smc, oggi è lievitato a 0,46 euro/Smc. Per sterilizzare il caro bollette, il governo ha approvato un decreto legge che prevede un intervento da 5,5 miliardi. ai 3,8 miliardi già stanziati con la legge di bilancio al fine di mitigare il rincaro del costo dell’energia, in particolar modo per le famiglie, ne sono stati aggiunti altri 1,7 più mirati a sostenere il mondo delle imprese. Inoltre, la disposizione prevede che l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), al fine di ridurre ulteriormente gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, provveda ad annullare, per il primo trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw.
Le stime
La Confartigianato ha tuttavia stimato come il tasso di copertura di questa misura superi di poco il 6%, a fronte di un rincaro di luce e gas che per il 2022 arriverà complessivamente a 89,7 miliardi, di cui 30,8 a gravare sulle famiglie - al netto di tutte le misure di mitigazione messe in campo dal governo Draghi, una famiglia media pagherà, quest’anno 1.200 euro in più - e 58,9 sulle imprese. L’allarme lanciato dalla Cgia è che, se non verranno trovate nuove risorse in grado di calmierare le bollette energetiche, molte attività imprenditoriali non reggeranno questi aumenti di costo. Tra maggio e dicembre 2021, gli aumenti energetici sono stati del +302%, e del +346% per il gas. Prima dell’estate il prezzo era attorno ai 70 euro per megawattora, mentre a fine anno è arrivato a 281,2 euro. Il costo per il gas a maggio era di 25,4 euro per megawattora; sette mesi dopo è salito a 113,3 euro.
La grande crisi
Una crisi nella crisi, dopo due anni di pandemia che hanno provocato un durissimo contraccolpo sull’economia. E sulle famiglie, che rischiano di perdere ulteriore potere d’acquisto innescando un circolo vizioso potenzialmente nefasto per gli spiragli di ripresa che iniziavano ad intravedersi.
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