ANCONA - Tra fondi europei e quelli del Pnrr, quasi 40 milioni di euro per il futuro delle spiagge marchigiane. A difesa della costa, la Regione Marche ha messo a sistema 25 milioni di risorse del Fesr 2021/2027 e 14,7 milioni del Pnrr programmando 10 interventi strutturali. L’obiettivo è calendarizzare bene perché «si tratta di lavori assoggettati a procedure autorizzative complesse, che devono essere realizzate senza andare a contrasto con la stagione turistica e condizionati dal meteo».
I Comuni
Ma più di tutto rendere questi primi finanziamenti disponibili a Comuni che – ricorda la delibera firmata il 28 novembre - in questa congiuntura economica, con l’aumento del prezzo delle opere pubbliche, difficilmente possono prevedere quel tipo di investimento.
La distribuzione
Nella distribuzione per provincia, il 36,3% va al tratto maceratese dell’Adriatico, il 35,8% a quello fermano, il 16,4% all’ascolano e il 11,4% al pesarese. Dati che tuttavia devono essere letti tenendo conto che, dal 2020, 11 interventi del Gizc sono già stati realizzati, altri 12 sono in corso di realizzazione e c’è un cospicuo contributo di Rfi per la messa in sicurezza delle linee ferroviarie (circa 8 milioni). Pertanto, nell’ascolano con i fondi Fesr (6,5 milioni), è previsto il primo stralcio delle scogliere sommerse sul litorale Sentina con il recupero e la protezione della Riserva.
Il piano
È il terzo degli interventi del Piano regionale previsti in quella provincia, dopo le scogliere e il ripascimento a nord del litorale di Grottammare già completato e quello, in corso, a nord della foce del Tesino. Sulla Riviera fermana, le opere superano i 14 milioni di euro. Al Sud di Pedaso, il primo stralcio di scogliere (2,3 milioni); a Nord, la riconfigurazione e il riallineamento di opere di difesa (1,5 milioni); a Marina Palmense, la trasformazione di 6 scogliere sommerse in emerse (2milioni); tra Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio «il ripascimento da deposito litoraneo e sovra sedimentazione fluviale litorale» e il II stralcio di delle scogliere a Porto Sant’Elpidio per un importo complessivo di 8,407.782 euro. Interventi che si sommano alle opere già completate a Lido di San Tommaso a Fermo e ad Altidona e a quelle in parte realizzate a Sud di Marina Palmense. Nel maceratese, la Regione attiverà su Civitanova fondi del Pnrr al confine con Porto Sant’Elpidio e del Fesr con Porto Potenza Picena (5,4 milioni). E sempre con i fondi Fesr, darà il via alle scogliere emerse sul litorale di Scossicci (I stralcio da 9 milioni). Inoltre, proseguono i lavori a Fontespina e al fosso Pilocco sul Fiume Potenza.
Interventi a nord
Infine, con il Pnrr, la giunta Acquaroli interviene a Fano, a Sud del Metauro con il II stralcio delle opere a difesa della foce del fiuome (4milioni), completa le scogliere a Sassonia (275mila) e, a Pesaro, quella di Casteldimezzo (250mila). Il che porta a otto gli interventi sui 10 previsti dal Gizc. Rimangono a margine, perché importi finanziabili con risorse locali, quello sulla spiaggia di Vallugola di Gabicce e a nord della foce del Metauro. Interventi che mirano a ridurre l’energia del moto ondoso e proprio per questo le associazioni, come Legambiente, giudicano «obsoleti». «Oltre ad interventi puntuali con l’utilizzo di scogliere e ripascimenti – spiega il geologo Andrea Dignani, degli attivisti ambientali - è necessario agire sulla naturale sedimentazione, il che richiede il ripristino della fascia costiera con dune e aree protette, lo studio di un nuovo assetto urbanistico e di una nuova cultura di fruizione turistica basata sulla sostenibilità».