Marche, fotografia dell'Istat: pochi nati e più anziani che giovani ma qui si campa più a lungo

L'andamento demografico nel 2022 e l'aspettativa di vita

Marche, fotografia dell'Istat: pochi nati e più anziani che giovani ma qui si campa più a lungo. Foto generica
Marche, fotografia dell'Istat: pochi nati e più anziani che giovani ma qui si campa più a lungo. Foto generica
di Lorenzo Sconocchini
4 Minuti di Lettura
Domenica 9 Aprile 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 15:30

ANCONA Perdiamo quote di residenti (nell’ultimo anno l’equivalente di un comune come Camerino) in misura maggiore rispetto al trend nazionale, eppure continuiamo ad attrarre immigrati più che nel resto d’Italia. Il nostro tasso di mortalità è superiore a quello standard nazionale, ma i marchigiani, soprattutto le donne, hanno una speranza di vita alla nascita più alta rispetto all’italiano medio. Facciamo meno figli che in 14 delle altre 19 regioni, abbiamo un’età più alta di quasi un anno rispetto all’italiano medio e da noi gli over 65 sono oltre il doppio degli under 14, con un indice di vecchiaia superiore a quello medio italiano. Ecco l’istantanea della demografia nelle Marche scattata dall’ultimo report dell’Istat su popolazione, natalità, movimenti migratori e classificazione per età nell’anno 2022. 

 


Popolazione in calo


Al primo gennaio 2023 i residenti in Italia risultano 58 milioni e 851mila unità, 179mila in meno sull’anno precedente, per una riduzione del 3‰. Prosegue la tendenza al calo demografico, ma con un’intensità minore rispetto al 2021 (-3,5‰), e soprattutto al 2020 (-6,7‰), anni nei quali gli effetti della pandemia avevano accelerato un processo iniziato già nel 2014. Nelle Marche nel 2022 i residenti sono scesi da 1.487.150 a 1.480.839, il risultato peggiore dal 2002 in avanti. Il saldo è stato di -6.311, un -4,24‰ superiore alla media nazionale ma inferiore all’anno precedente, quando il saldo era stato del -5,79‰.


Speranze di vita


La speranza di vita alla nascita - una stima che si fa in base ai rischi di mortalità per età che hanno caratterizzato l’anno di osservazione - come media italiana si attesta nel 2022 in 80,5 anni per gli uomini (con un recupero di circa 2 mesi e mezzo sul 2021) e in 84,8 anni per le donne, invariato rispetto all’anno precedente. Per le Marche le stime sono più ottimistiche: 81,1 anni per gli uomini (+01 sul 2021) e 85,4 per le donne (+02).

Le donne marchigiane sono tra quelle con le più alte aspettative di vita in Italia, dietro solo al Trentino-Alto Adige (86 anni) e Veneto (85,5), mentre gli uomini marchigiani sono in sesta posizione. 


Il calo della natalità


L’inverno demografico è soprattutto un problema di culle vuote. Nel 2022 i nati sono scesi, per la prima volta dall’unità d’Italia, sotto la soglia dei 400mila. E nella nostra regione la situazione della denatalità è più preoccupante della media. 


Le culle vuote


L’anno scorso nelle Marche le nascite sono state 8.779 (443 in meno rispetto al 2021), con un calo (4,8% su base annua) molto più sostenuto della media italiana, che si attesta sul -1,9%, con 392.598 nascite, 7.651 in meno rispetto al ‘21. Dopo il lieve aumento del numero medio di figli per donna registrato in Italia tra il 2020 e il 2021, è ripreso il calo dell’indicatore di fecondità (il numero medio di figli per donna), sceso nel 2022 a 1,24, al livello del 2020. Nelle Marche l’indice di fecondità è ancora più basso, con una media di 1,16 figli per donna. In Italia prosegue la tendenza alla riduzione dei progetti riproduttivi, con un’età media al parto stabile rispetto al 2021, pari a 32,4 anni. Nelle Marche siamo leggermente sopra la media, con un’età di 32,6.


La mortalità


L’anno scorso le nascite nelle Marche sono state neanche la metà dei morti, in tutto 19.620, che pure hanno frenato leggermente (110 in meno) rispetto al 2021, un anno ancora pesantemente segnato dall’emergenza Covid. Nella nostra regione il tasso di mortalità (il rapporto tra decessi e residenti moltiplicato per mille) è stato del 13,2, superiore alla media nazionale (12,1)


I saldi migratori


A compensare parzialmente il saldo naturale negativo (-10.841) nelle Marche c’è ancora un bilancio positivo dei movimenti migratori: + 1.113 quello interno, +6.242 quello con l’estero. La nostra regione resta attrattiva, con un tasso migratorio interno positivo di 0,8 ogni mille abitanti e un tasso estero del 4,2 ogni mille abitanti, superiore alla media Italia (3,9) 


Giovani e vecchi


Nelle Marche l’età media dei residenti (47,5 anni) è superiore alla media nazionale (46,4) e anche la composizione per età della popolazione dimostra che abbiamo meno giovani che nel resto d’Italia (11,8% di under 14 contro il 12,5 di media) e più over 65, il 25,9% della popolazione contro una media del 24,1.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA