Crollo natalità, Istat: solo 6 neonati ogni mille abitanti. Ginecologi: «Ultimo italiano nascerà nel 2225 se trend non cambia»

La soluzione è incentivare i giovani a fare figli

Crollo della natalità, Istat: solo 6 neonati ogni mille abitanti. I ginecologi: «Così l'ultimo italiano nascerà nel 2225»
Crollo della natalità, Istat: solo 6 neonati ogni mille abitanti. I ginecologi: «Così l'ultimo italiano nascerà nel 2225»
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Venerdì 29 Marzo 2024, 17:30 - Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 20:47

I ginecologi hanno evidenziato che in termini di nascita, l'Italia è uno dei paesi peggiori in Europa. Secondo le loro proiezioni l'ultima forma di vita nel nostro paese nascerà nel 2225. Il problema maggiore viene dai giovani che sembrano essere sempre meno propensi a fare un figlio. Questo perchè? scopriamolo insieme.

Le cause

Vito Trojano, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) in un intervista rilasciata all' Adnkronos ha espresso le sue perplessità riguardo la natalità, evidenziando anche quali sono i problemi che ci sono oggi che non permettono ai giovani di fare figli. Secondo lui: «La denatalità in Italia è un problema drammatico.

Le proiezioni che abbiamo ci dicono che, se il trend continuerà, nel 2225 nascerà l'ultimo italiano. Quello delle poche nascite non è certo solo un problema nostro, ma in Europa abbiamo i numeri più bassi. C'è un grosso problema di welfare che non permette alle donne in età fertile di avere un figlio, ma sono costrette a rimandare la maternità con tutte le conseguenze che si conoscono. C'è anche il problema della precarità che influisce sulla scelta di avere un figlio. Insomma, è chiaro che dobbiamo aiutare di più i giovani perché una gravidanza proiettata troppo in là nel tempo abbassa la possibilità del concepimento»

La soluzione "provvisoria"

Vito Trojano valuta anche l'idea di trovare una soluzione provvisoria per incevintare le nascite: «Come Sigo stiamo cercando con incontri nelle scuole di divulgare alcuni concetti Parliamo della procreazione medicalmente assistita, che oggi permette la conservazione dei gameti da giovani per poteri usare in futuro, ma dobbiamo anche spiegare che quando cresce l'età diminuiscono anche le possibilità di riuscita della Pma. In un recente congresso a Bari abbiamo affrontato i temi della denatalità con gli alunni delle scuole superiori, gli insegnanti e i presidi. è necessario un lavoro congiunto e multidisciplinare in cui la ginecologia, e la Sigo è capofila, le istituzioni e la società civile si mettano insieme per rilanciare l'importanza anche degli stili di vita e della prevenzione di malattie che compromettono la fertilità».

L'Istat

I dati dell'Istat non sembrano essere molto incoraggianti anzi evidenziano il calo delle nascite: nel 2023 è stato evidenziato come in Italia i nati residenti sono 379mila, con un tasso di natalità pari al 6,4 per mille, in diminuzione rispetto al 2022 dove il tasso di natalità era pari a 6,7 per mille.

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