ANCONA Prosegue ad agosto il raffreddamento dell’inflazione (scesa dal 5,9% di luglio a +5,4%) e della sua componente di fondo (+4,8%), ma per i bilanci familiari l’effetto lenitivo quasi non si sente, visto che continua a pesare soprattutto il carrello della spesa (+9,4%). Le Marche sono leggermente al di sotto della media nazionale, con un aumento tendenziale del 5,3% (inferiore di uno 0,2 rispetto alla media del Centro Italia) e Ancona si conferma nella top ten dei capoluoghi di regione e grandi città più virtuosi per capacità di contenimento delle spesa, con un 4,7%, che la colloca al decimo miglior posto su 32 comuni censiti.
L’energia
«La decelerazione su base annua dei prezzi al consumo - spiega il report dell’Istat, che ieri ha aggiornato leggermente al ribasso la stima preliminare fatta a fine agosto - ancora fortemente influenzata dalla dinamica dei Beni energetici, riflette anche l’evoluzione favorevole dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e il rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni alimentari, la cui crescita in ragione d’anno rimane, tuttavia, su valori relativamente alti (+9,7%). Permane elevato, sebbene in decelerazione, il ritmo di crescita dei prezzi del “carrello della spesa”, che ad agosto si attesta a +9,4%».
La goccia nel mare
La discesa dell’inflazione dal 5,9% di luglio al 5,4% è un «una goccia nel mare», secondo l’Unione Nazionale Consumatori. «Il raffreddamento dell’inflazione annua rispetto al +5,9% del mese precedente è solo un’illusione ottica, dato che significa che i prezzi, nonostante siano già insostenibili per le famiglie, salgono ancora, anche se ad un ritmo inferiore» afferma il presidente dell’associazione Massimiliano Dona.
L’Unione consumatori ha anche calcolato, a livello nazionale, il peso dell’inflazione su varie tipologie di famiglie. Per una coppia con due figli, l’aumento dei prezzi al +5,4% significa un aggravio del costo della vita pari a 1.506 euro l’anno: 761 euro per i rialzi del 9,9% dei prodotti alimentari e bevande, 800 euro per il carrello della spesa a +9,4%. Per una coppia con un figlio, la spesa aggiuntiva annua stimata è di 1.368 euro, mentre per famiglie numerose con più di 3 figli l’inflazione comporta una stangata da 1.699 euro, 948 euro per il carrello della spesa.
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