Scortichini (Go World): «Un grande disastro politico se avessero perso quei voli»

Scortichini (Go World): «Un grande disastro politico se avessero perso quei voli»
Scortichini (Go World): «Un grande disastro politico se avessero perso quei voli»
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Giovedì 21 Marzo 2024, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 15:29

Ludovico Scortichini, amministratore delegato di Go World e presidente del Gruppo Turismo in Confindustria Marche: dal 1° aprile si parte con la nuova offerta (al ribasso) targata SkyAlps sulla continuità territoriale. Anche con meno rotazioni e orari più scomodi è comunque un buon risultato per le Marche?

«Assolutamente sì.

Perdere i voli di continuità sarebbe stato un grande disastro. Non solo da un punto di vista logistico, ma anche politico. Avremmo dimostrato che le Marche non sono neanche in grado di mantenere un servizio che è un diritto garantito. Un suicidio».

Per la serie: poteva andare peggio.

«D’altro canto, da utente noto anche le criticità: gli orari non sono ottimali, il collegamento con Roma è una tragedia. Rispetto al progetto per come era stato concepito all’inizio, la retrocessione è evidente, però potrebbe comunque portare a buoni risultati».

Come?

«Mi sento di dire che gli utenti preferiscono avere orari ridotti, ma un grado di affidabilità più alto della compagnia, piuttosto che più rotazioni ma non affidabili. Almeno sono sicuro di riuscire a partire».

Affidabilità che con Aeroitalia non è stata sempre garantita: ritardi e cancellazioni erano all’ordine del giorno.

«Da quel famoso post dello scorso novembre con cui Aeroitalia comunicò l’intenzione di cancellare i voli, non ho più preso uno dei loro aerei e ho sconsigliato anche ai miei clienti di prenderli».

La garanzia di un servizio certo potrebbe risolvere quella che è stata la maggiore criticità della continuità territoriale finora, ovvero gli aerei semivuoti?

«Spero di sì. Certo, questa soluzione tampone va bene, ma non è ottimale. Forse serve un’analisi più approfondita rispetto a quella che fu alla base del primo bando: è stato il peccato originale».

Per il nuovo bando, infatti, si sta cercando di correggere il tiro, prevedendo altre regole e compensazioni pubbliche più alte: cosa si aspetta?

«Orari fatti secondo la logica della prosecuzione verso altre mete: quindi alle 7 di mattina e alle 9 di sera. E siccome l’aereo starà di base qua al Sanzio, nel bando potrebbero essere previsti strumenti che permettano di inserire nella programmazione giornaliera anche rotte turistiche mirate».

Dall’esperienza di Aeroitalia è emerso come la maggior parte delle persone che prendono le tre rotte della continuità territoriale, lo fa per le coincidenze verso altre mete: si può puntare su questo come incentivo?

«Il concetto della prosecuzione in questa fase è un po’ complicato. Innanzitutto per gli orari, ma soprattutto perché prima ci si vuole rendere conto se il nuovo servizio funziona. Quando capiremo se i voli sono puntuali e affidabili, allora ragioneremo anche sui voli in prosecuzione».

Perché?

«Nel momento in cui si perde la coincidenza, non si viene rimborsati in questo scenario perché non ci sono accordi di prosecuzione. Aggiungo una cosa».

Prego.

«Aeroitalia ha sbagliato la modalità con cui ha voluto rompere l’accordo: se si fosse messa a tavolino con le associazioni di categoria e i tour operator per trovare una soluzione, probabilmente avremmo avuto un percorso diverso e più positivo sia per la compagnia che per le Marche».

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