ANCONA - L’ultimo taglio del nastro è stato ad agosto con l’apertura tra Genga e Serra San Quirico del tratto a quattro corsie atteso da anni. Alla fine del 2021, invece, verrà ultimato il tratto di circa 2 km con il viadotto Mariani, bloccato a causa del ritrovamento di sei fusti di cromo esavalente, metallo tossico per l’uomo e l’ambiente: l’ultimo tassello per la Quadrilatero, che finalmente verrà completata, almeno per quanto riguarda il versante marchigiano.
Le tappe
Da qui al 2023, poi, tutta una serie di step che porteranno alla realizzazione della Pedemontana delle Marche e dell’intervalliva Tolentino-San Severino. Ma sulle infrastrutture marchigiane, specialmente quelle incompiute, la giunta regionale da qui ai prossimi quattro anni ha deciso di imprimere una forte accelerazione, forte anche dei fondi che arriveranno dal Pnrr: nel dossier dei cantieri da portare a termine il riavvio dei lavori sulla Salaria, il tavolo tecnico per la realizzazione della terza corsia da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto compreso l’accordo raggiunto con Società autostrade per fermare i cantieri lungo le carreggiate nel periodo estivo e nei giorni festivi fino al prossimo giugno.
Le scadenze
Ovviamente nel planning la realizzazione dell’Ultimo miglio, ossia l’uscita dal porto di Ancona con un impegno di spesa pari a 99,6 milioni di euro.
I tratti da terminare
Si procede così con il terzo lotto che va da Castelraimondo nord a Castelraimondo sud (3,8 km) e subito dopo con il quarto lotto da Castelraimondo sud all’innesto della SS77 a Muccia (13,8 km): in questo caso il costo totale dell’opera è di circa 159,5 milioni di euro: l’avanzamento dei lavori è ancora al 2% e la chiusura dei cantieri è fissata per giugno 2023. Ma tra gli impegni della giunta Acquaroli, che nei giorni scorsi ha presentato il report sul primo anno di governo, ci sono anche 12 milioni di euro come contributo ai Comuni per la sicurezza stradale, il censimento, l’ispezione ed il monitoraggio di ponti, gallerie e cavalcavia sulle strade di proprietà regionale per quasi 5 milioni e la sistemazione delle strade di campagna danneggiate dall’alluvione del 2014 per un totale di 1,2 milioni
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