Annata choc per l'Agricoltura: «Peronospora e grandinate, quanti guai nelle campagne»

Annata choc per l'Agricoltura: «Peronospora e grandinate, quanti guai nelle campagne»
Annata choc per l'Agricoltura: «Peronospora e grandinate, quanti guai nelle campagne»
di Véronique Angeletti
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Venerdì 18 Agosto 2023, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 07:33

Secondo la Coldiretti si prospetta un’annata nera per l’agricoltura italiana, dove a causa dei cambiamenti climatici quest’anno si registra un calo nei raccolti di grano, di uva, di miele. Anche nelle Marche abbiamo avuto un succedersi di eventi estremi. Con quali effetti per le nostre coltivazioni tipiche? Ne abbiamo parlato con un’esperta, la dottoressa Angela Sanchioni, agronoma, responsabile del Servizio Agrometeo regionale dell’Amap.

Come definisce questo 2023 dal punto di vista meteoclimatico? 
«Un anno con tante anomalie, nel trend degli anni precedenti.

Purtroppo, l’incremento di precipitazioni durante la primavera, le ondate di calore del mese di luglio e l’alternanza di piogge e il caldo d’inizio agosto hanno influenzato nelle Marche tutte le colture».

Quali saranno le conseguenze? 
«Tranne per le varietà tardive di drupacee (pesco, albicocco, susine) e di pomacee (melo e pera), la maggior parte dei fruttiferi è stato raccolto, in generale la frutta ha subito danni per le grandinate di primavera e di agosto. L’andamento meteorologico negativo ha anche avuto un impatto sull’uva e le olive».

Ossia?
«Le precipitazioni di maggio e di giugno hanno favorito l’insorgenza di alcune patologie, tra cui la peronospora della vite ed ostacolato la normale esecuzione dei trattamenti fitosanitari per la difesa da questa patologia. Pertanto, ci sono stati danni – seppure di entità diverse - in tutte le areali viticoli della regione. Ma va sottolineato che, al momento, nei vigneti, ormai prossimi alla raccolta, la situazione è piuttosto stabile perché l’assenza di precipitazioni, impedisce il proliferare di questa malattia».

Per le olive? 
«Le altre temperature estive ostacolano il normale sviluppo della Mosca olearia ma vista comunque la scarsa presenza di olive, gli alberi hanno una carica piuttosto bassa, quest’anno, la mosca costituisce un problema poiché interessa un raccolto ridotto».

Almeno quest’anno niente siccità… 
«È vero, la forte quantità di precipitazioni dei mesi primaverili ed estivi, ha fatto in modo che ci sia disponibilità di acqua nel terreno ma le colture sono state comunque stressate dai cali repentine di temperature, per i temporali che si sono accompagnati da violente grandinate. Evento meteo che preoccupa ancora di più della siccità poiché distruggono le colture in atto e danneggiano economicamente l’azienda agricola». 

Ma come può tutelarsi l’agricoltore?
«Applicando alle colture tecniche di produzione integrata e biologica in grado di mitigare e di adattare ai cambiamenti climatici l’agroecosistema. Il che richiede un monitoraggio sistematico meteorologico, agro-fenologico, epidemiologico delle colture sul territorio ed anche il ricorso alla modellistica. Ed è proprio questo servizio che forniamo come agenzia regionale per l’innovazione nel settore agroalimentare e della pesca anche tramite il nostro notiziario agrometeorologico settimanale. Redatto dai Centri Agrometeorologici Locali e personalizzato su base provinciale»

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