ANCONA - Dal primo novembre a ieri sono stati 4.071 i casi positivi al Covid accertati nelle Marche: un numero però che va letto anche alla luce della campagna vaccinale che in queste settimane sta ricominciando il percorso a ritroso con le terze dosi di rinforzo. E dal generale si arriva al particolare che può fare la differenza nell’analisi dei dati di questa quarta ondata pandemica: degli oltre quattromila contagiati, infatti, sono 808 i sintomatici, ovvero un quinto del totale.
Tutti gli altri affrontano il virus senza particolari difficoltà e «soprattutto senza correre il rischio di finire in rianimazione», sottolinea l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.
L’analisi dei contagi
Numeri alla mano: ieri in Rianimazione erano ricoverati 20 pazienti, uno in meno di due giorni fa, su 89 pazienti seguiti nelle strutture ospedaliere della regione.
Una fotografia diversa da quella dello scorso anno, quando i numeri erano da piena emergenza e i contagi giornalieri arrivavano a superare anche i 700 casi (ieri 283). In terapia intensiva l’occupazione dei posti letto con malati Covid è all’8,4% (la soglia da non superare è il 10%) ed il 71,4% dei pazienti è no vax, mentre in area medica non ha effettuato la somministrazione antivirus il 58,9% dei ricoverati.
Ma l’andamento della pandemia prende strade differenti in questo ultimo scorcio del 2021 e il virus va ad annidarsi nelle fasce dove ancora il siero anti Covid non è arrivato, dove ha lasciato parte della popolazione scoperta oppure dove sta allentandosi la protezione dopo sei mesi dalla profilassi. Infatti i positivi hanno per lo più un’età tra i 25 ed i 49 anni (quasi 2mila) e oltre 300 sono nella fascia tra i 6 ed i 10 anni.
L’età si abbassa
Qui entra in campo il dibattito sulla necessità di sottoporre a profilassi i bimbi tra i 5 e gli 11 anni, visto che adesso sembrano essere particolarmente attaccabili dal coronavirus nella forma più contagiosa della variante Delta e Delta plus. Praticamente la metà i contagi tra gli 11 ed i 13 anni (187) e tra 19 e 24 anni (176), mentre crescono i casi nelle fasce di età tra 70-79enni (308) e tra 60 e 69 anni (434). «I dati sono esplicativi - sottolinea Saltamartini - occorre accelerare con le terze dosi per i marchigiani che hanno effettuato tra i primi il percorso vaccinale».
Dei 4mila casi registrati in venti giorni 1.024 riguardano contagi da contatti stretti e 1.205 da contatti domestici: in provincia di Ancona sono stati registrati 1.137 infetti, nel Pesarese 922, in provincia di Macerata 643, in quella di Ascoli 597 e nel Fermano 593. In un quadro simile si inserisce il confronto sul futuro del Green pass che molti governatori vorrebbero particolarmente rigido per chi ancora non si è vaccinato: diversa la posizione del presidente delle Marche, Francesco Acquaroli, che invece ci va cauto.
«La spinta psicologica del Green Pass è esaurita - ha dichiarato nelle scorse ore - e penso che più di questo, non darà. Ma il muro contro muro non mi convince. Al contrario, serve condivisione. Perché la pandemia non è affatto sconfitta». Così martedì si presenterà alla conferenza Stato-Regioni, con il Governo propenso a limitare la validità del certificato ottenuto con i tamponi solo per l’accesso al lavoro o ai servizi essenziali, esclusi dunque i luoghi di ritrovo, aggregazione e socialità, come cinema, ristoranti o stadi. Le restrizioni avrebbero comunque effetto solo in caso di cambio dei colori delle regioni, che al momento però non sono all’orizzonte anche se l’incidenza sta crescendo.