Cantieri in A14 e incidenti: «Non si può pensare alle Marche come a un posto in cui si muore»

Imprenditori, associazioni di categoria e sindaci sull’impatto dei lavori in autostrada: «Abbiamo subito molti danni, con ripercussioni sull’economia»

Cantieri in A14 e incidenti «Non si può pensare alle Marche come a un posto in cui si muore»
Cantieri in A14 e incidenti «Non si può pensare alle Marche come a un posto in cui si muore»
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Sabato 11 Febbraio 2023, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 10:14

ANCONA - «Un territorio non può essere percepito come un luogo dove si muore». Un discorso che zooma sul Fermano e l’Ascolano, ma che riguarda le Marche in generale. Non usa mezzi termini il sindaco di Grottammare Enrico Piergallini parlando dei cantieri sull’A14 che vanno avanti da troppo tempo con ripercussioni negative in termini economici e di sicurezza.

«C’è una valutazione morale ed etica da tenere in considerazione».

Parole che corrono all’ennesima tragedia che si è consumata lo scorso sabato nel tratto maledetto all’altezza di Grottammare, dove hanno perso la vita il tennista paralimpico Andrea Silvestrone e due dei suoi figli. Ma il prezzo in termini di vite umane non è l’unico pagato. «In subordine - prosegue il primo cittadino - c’è un danno di immagine economicamente non quantificabile se consideriamo anche l’effetto moltiplicatore dei terremoti, come percezione di un territorio in difficoltà».

Quanto alle possibili soluzioni emerse dall’incontro di giovedì a Roma tra Ministero delle Infrastrutture, Autostrade ed i governatori di Marche e Abruzzo, Acquaroli e Marsilio, la reazione è tiepida: «Ho qualche dubbio che siano più incisive. La concentrazione dei lavori nelle ore notturne allungherebbe la durata dei cantieri». Generando di fatto un paradosso. Ne è consapevole Gino Sabatini presidente di Camera di Commercio delle Marche, che sprona al cambio di passo: «Non è possibile aspettare le tragedie per rendersi conto che c’è bisogno di infrastrutture moderne e sicure». O almeno così dovrebbe essere. Va avanti nel ragionamento Sabatini: «La A14 rappresenta un asse fondamentale per la mobilità di cittadini e imprese. La manutenzione è necessaria, ma va pianificata nel miglior modo possibile: la sicurezza delle persone deve essere messa al primo posto. La congestione, le code, i rallentamenti, la necessità di fare più km per evitare l’ingorgo, inoltre, rappresentano ulteriori costi a carico delle nostre imprese».

Osservazione condivisa da Battista Faraotti della Fainplast, che sottolinea come «quella dei cantieri sulla A14 sia una situazione che va avanti ormai da troppo tempo e che si ripercuote anche sulle attività imprenditoriali». Passa agli esempi concreti vissuti sulla propria pelle: «Abbiamo ridotto il numero di visitatori, come clienti e fornitori, che raggiungono la nostra sede consapevoli delle difficoltà che possono incontrare proprio in quel tratto dell’autostrada. Lavoriamo soprattutto con le call, a discapito degli incontri in presenza che comunque hanno un altro valore».

L’imprenditore Massimo Ubaldi– presidente di Ance Ascoli ed imprenditore di peso che opera in tutta Italia per strade e complessi edilizi - torna sulla «necessità di realizzare una terza corsia. Sulla A14, che viaggia solo su due corsie, l’usura è impattante. La terza corsia avrebbe potuto alleviare tutta questa situazione, legata a una continua manutenzione».

Ma così non è stato. Vincenzo Berdini sindaco di Pedaso fa intanto sapere di aver «segnalato alla Regione di inserire delle penali nel cronoprogramma dei lavori. E’ inammissibile che non ci sia un organo di controllo che assicuri sicurezza e velocità sui cantiere della A14. Ancora non siamo in grado di capire tra quanto finiranno. Abbiamo riscontrato dei danni importanti nel tempo, con ripercussioni sulle attività commerciali presenti anche nel nostro territorio». Per chiedere sicurezza, tempi certi sui lavori e ribadire la necessità della terza corsia, ieri sindaci in fasce tricolori, assessori e amministratori provinciali del territorio si sono riuniti nel presidio organizzato dal Pd al casello di Grottammare.

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