Ludopatici nelle Marche già a 13 anni. Sul banco 4,8 milioni contro il vizio del gioco: approvato in aula il piano regionale di contrasto delle dipendenze da azzardo

Seguiti 413 soggetti patologici per gambling e nuove tecnologie: 7 sono under 14

Ludopatici già a 13 anni. Sul banco 4,8 milioni contro il vizio del gioco
Ludopatici già a 13 anni. Sul banco 4,8 milioni contro il vizio del gioco
di Antonio Pio Guerra
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Mercoledì 2 Agosto 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 07:47
ANCONA Finire nel tunnel della dipendenza da gioco d’azzardo a 13 anni. Si può, anche nelle Marche, dove nel 2022 sono stati sette gli under 14 presi in carico dalla rete regionale di contrasto al gioco d’azzardo patologico e alle dipendenze da nuove tecnologie. Slot machine ma non solo, visto che ormai la dipendenza dalle nuove tecnologie appare prevalente in questa particolare fascia d’età. Del resto, i mondi virtuali non solo possono risultare più alienanti delle slot ma molti videogame online ormai adottano meccaniche di gioco paragonabili - per certi versi - a quelle che inducono gli adulti a rovinarsi sui tavoli da gioco (virtuali e non).


Schiavi del cellulare


Non che il gioco d’azzardo in sé sia meno pericoloso per i giovanissimi: dei sette intercettati nel 2022, infatti, due ragazzi sono attualmente seguiti proprio perché dipendenti dal gioco aleatorio, gli altri hanno sviluppato una dipendenza da nuove tecnologie, “schiavi” ormai del telefonino e dei videogiochi. Per loro e non solo, ieri in Consiglio regionale è stato approvato un finanziamento da 4,8 milioni di euro per il contrasto al gioco d’azzardo patologico nel triennio 2023-2025. Nelle Marche, infatti, al 31 dicembre scorso erano ben 413 i soggetti, davvero di tutte le età, seguiti dai servizi regionali per essere aiutati ad uscire dalla dipendenza. Questi fondi serviranno a mettere sul tavolo una complessa rete di servizi non solo per curare chi nel tunnel ci è già finito ma anche per evitare che molti altri possano caderci nel tempo.

In questo senso, il piano triennale prevede l’organizzazione di incontri di sensibilizzazione nei luoghi di lavoro e all’interno delle associazioni, così da intercettare quanta più fetta di popolazione attiva - quella che statisticamente è più colpita dal fenomeno della dipendenza. Non solo: altri incontri saranno rivolti anche a categorie sociodemografiche maggioramente a rischio, individuate - ad esempio - nelle donne in condizione di fragilità, nei soggetti non più in età lavorativa, nei soggetti non occupati e tra gli immigrati). Grande attenzione pure ai giovanissimi, anche loro a rischio. Dei momenti di incontro saranno previsti lungo l’intero ciclo didattico, dalle scuole dell’Infanzia ai licei. Con loro si parlerà di come gestire le emozioni così come di imparare ad avere un rapporto sano col rischio e l’adrenalina. L’intenzione è quella di organizzare almeno due appuntamenti in ciascuna scuole aderente all’iniziativa.


Nelle sale giochi


Quattro all’anno e per ogni area vasta - saranno poi gli incontri in luoghi cosiddetti informali, ovvero spazi come piazze centri di aggregazione e sale giochi. Oltre la metà dei fondi andranno proprio in questo genere di attività informative: quasi tre milioni lo stanziamento. La restante parte sarà spesa per i percorsi di cura (dall’ascolto e presa in carico sino alla guarigione), con circa mezzo milione invece destinato allo studio del fenomeno del gioco d’azzardo patologico nelle Marche ed alla formazione.
 

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