ANCONA - La lotta alle ludopatie divide il consiglio regionale. Scontro in Aula ieri durante la votazione alle modifiche della proposta di legge n. 3 del 2017 sulle norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network.
Gli interventi
«Irresponsabili: favorite il gioco d’azzardo e la dipendenza da nuove tecnologie» tuonano dai banchi dell’opposizione i consiglieri Pd. «Questa maggioranza sta investendo diversi milioni di euro per il contrasto alla ludopatia e adeguando la normativa regionale in materia» rispondono i colleghi di Fratelli d’Italia.
La sanatoria
Ma ad aver fatto nuovamente scattare i consiglieri di minoranza è stata «la sanatoria per quelle attività che hanno aperto con apparecchi da gioco dopo il 2017» afferma Matrovincenzo, che definisce la mossa «gravemente sbagliata - sbotta -. Così come la assurda e immotivata scelta di ridurre le distanze tra apparecchi da gioco e luoghi sensibili». Dalle misure introdotte dalla legge vengono salvaguardate, quindi escluse, le tabaccherie «in quanto già rispondenti alle stringenti prescrizioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che autorizza il loro esercizio», dichiara il consigliere FdI, Marco Ausili.
L’autodisciplina
La maggioranza respinge le accuse lanciate dal centrosinistra sull’inefficacia e l’inadeguatezza della legge così modificata affermando di aver allegato alla Pdl un ordine del giorno «con il quale si invitano ti soggetti coinvolti a concordare un codice di autodisciplina per l’accesso responsabile al gioco online riguardante gli orari (divieto di gioco dalle 2 di notte alle 8 di mattina dal lunedì al giovedì) e valutare la possibilità di trovare una soluzione condivisa in merito agli orari del fine settimana» fa sapere il consigliere FdI, Andrea Putzu.