Ecco come cambierà l'Istao con Baldassarri presidente. Marcolini che ieri ha presentato le dimissioni. La nuova offerta formativa

Villa Favorita, sede dell'Istao
Villa Favorita, sede dell'Istao
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 2 Marzo 2022, 06:30

ANCONA - Il new deal dell’Istao. Il presidente in carica, Pietro Marcolini, ha annunciato le sue dimissioni – decisione anticipata ai soci nei mesi scorsi – e la Regione, per voce dell’assessore al Bilancio Guido Castelli, ha avanzato la proposta di Mario Baldassarri per il passaggio di testimone, come anticipato dal Corriere Adriatico. Proposta che ha incassato «larghi consensi», si legge in una nota diramata ieri dall’Istituto, e che ora «verrà sottoposta alla valutazione dei comitati rappresentanti le tre categorie dei soci, partecipanti, sostenitori ed onorari, convocati per la prossima settimana. Entro la fine di marzo sarà riunirà l’assemblea che eleggerà il nuovo presidente».
Cosa cambierà

 
E l’era Baldassarri potrà partire. Ma quale dovrà essere il ruolo «dell’Istao 4.0» – come l’ha definito Castelli – in un contesto mutevole come quello odierno? «Dobbiamo prepararci a rispondere a quella che è la nuova cultura industriale e dei servizi, formando al meglio i giovani che ci auguriamo arrivino non solo dalla nostra regione ma anche da quelle limitrofe – traccia il perimetro Adolfo Guzzini, uno dei tre presidenti onorari dell’Istao –.

Marcolini ha fatto un grande lavoro di risanamento e di riorganizzazione». E la sua competenza viene sottolineata trasversalmente da tutti. Ma un imminente passaggio di testimone era in predicato già al momento della riconferma, nel marzo 2021, e così «io e Mario Pesaresi – riavvolge il nastro Guzzini – abbiamo cercato di tessere la tela, puntando a qualificare ulteriormente l’Istao. Abbiamo contattato personalità importanti quali Patrizio Bianchi (ministro dell’Istruzione) e Roberto Cingolani (ministro alla Transizione ecologica) che conosco personalmente. Poi sono stati chiamati a partecipare al governo. Pertanto ci siamo guardati intorno ed è emerso il nome di Mario Baldassarri, che ha fatto la più grande opera infrastrutturale delle Marche, la Quadrilatero».


Le reazioni
Apprezzamento condiviso dal presidente della Camera di commercio delle Marche Gino Sabatini, secondo cui «gli anni della presidenza Marcolini sono stati quelli dell’innovazione, della ricerca, delle soluzioni e sono certo che Baldassarri darà ulteriore spessore alle linee di indirizzo dell’Istao, guardando alle grandi sfide che abbiamo davanti, digitalizzazione e transizione ecologica su tutte». A tradurre nella pratica questo teorema ci pensa il presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini: «Istao è oggettivamente rimasto fermo su se stesso ed è inadeguato a quelle che sono le richieste in termini formativi del target di riferimento. Dobbiamo renderlo attrattivo e, per farlo, va adeguata l’offerta formativa, che deve essere più ampia, declinata su tematiche al passo con i tempi e, soprattutto, con un corpo docente all’altezza, con coinvolgimento di manager ed imprenditori come avviene nelle moderne business school». Per centrare l’obiettivo «serve una separazione di funzioni: da una parte, il ruolo di orientamento strategico ed osservatorio politico-amministrativo, a beneficio del territorio e delle istituzioni; dall’altra, una struttura che dia offerta formativa declinata sui temi che vanno dalla sostenibilità alla digitalizzazione, fino all’internazionalizzazione». All’Istao di domani non deve mancare poi «l’autonomia», come sottolinea l’assessora dorica Ida Simonella, rappresentate dei soci onorari: «è un’ottima cosa che la Regione decida di investire di più sull’Istao, ma è davvero importante garantirne l’autonomia, non trasformarlo in un terreno politico, perché ciò significherebbe tradire la missione di Fuà».


La rotta
E, secondo le università, sta anche nella sua capacità di collaborare con gli altri player del territorio, in una logica di sistema. «Deve essere un luogo dove università, imprese ed enti progettino insieme percorsi di alta formazione – osserva il rettore di UniCam Claudio Pettinari – che diano risposte in un momento critico come quello che stiamo vivendo. Vanno costruite reti per trovare soluzioni alle problematiche dei nostri territori», ed occorre «evitare le disaggregazioni – si allinea sullo stesso ragionamento il rettore di UniMc Francesco Adornato – creando un sistema all’interno del quale ricomprendere le quattro università, l’Istao, altri enti di ricerca, le imprese. Un’occasione rafforzata dalle risorse del Pnrr: un passaggio storico che richiede visione, progetto e sistema». La chiosa all’imprenditore Francesco Casoli, patron di Elica: «È bene che all’Istao ci sia ogni tanto un rinnovamento. Baldassarri è una persona che negli anni ha dimostrato di avere una visione. Certo, mi piacerebbe anche che, ad affiancarlo, ci fossero dei giovani, per portare avanti l’Istao anche con il ricambio generazionale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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