«Eventi come questo rappresentano un momento importante per la rieducazione nel corso del quale si trasforma il tempo perso in opportunità – ha spiegato l’avvocato Giulianelli in una conferenza tenuta ieri nella sede del Garante ad Ancona –. Partecipando a queste attività il detenuto si rende in un certo modo libero, instaurando una connessione con la società che lo circonda».
Il reinserimento
Un concetto ripreso dalla direttrice degli istituti penitenziari di Ancona, Manuela Ceresani: «Il nostro obiettivo è avviare attività che inneschino il processo di reinserimento sociale. Queste possono essere realizzate soprattutto quando c’è qualcuno che dall’esterno è disposto a spendersi e sperimentare, creando un aggancio tra il dentro e il fuori. In questo caso viene utilizzata la musica che è un elemento importante per il benessere sia sul versante della responsabilizzazione, sia su quello della gestione delle emozioni».
La Controra
Il progetto sarà anche protagonista de La Controra, sezione del Festival che nella settimana conclusiva anima il centro di Macerata, con un evento dedicato a tracciare un primo bilancio e a proporre una riflessione sugli effetti positivi che adeguati percorsi possono avere sul futuro dei detenuti. Il progetto si conclude a luglio, quando l’artista vincitore del premio andrà a conoscere in carcere i detenuti che lo hanno scelto e sarà protagonista di un happening musicale.