Acquaroli ai marchigiani: «Oggi siamo in zona arancione ma il virus c'è. Serve attenzione da ognuno di voi»

Acquaroli ai marchigiani: «Oggi siamo in zona arancione ma il virus c'è. Serve attenzione da ognuno di voi»
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Martedì 6 Aprile 2021, 13:01 - Ultimo aggiornamento: 13:02

ANCONA - Le Marche fanno un passo fuori dall'incubo Covid. Dopo un lungo periodo in zona rossa da pazzano in arancione. Una colorazione  tanto attesa, il primo passo per ottenere la zona gialla. Ma per continuare a uscire dall'area delle restrizioni, tornare a una vita meno limitata e a sperare in una riporesa dell'economia la regola delle responsabilità di ognuno di noi deve essere risepettata senza deroghe. E un invito in tale direzione viene anche dal presidente della Regione Marche.

«Da oggi la nostra regione torna in zona arancione, possono riaprire tante attività commerciali, e da domani i nostri ragazzi potranno finalmente tornare a scuola. Un piccolo passo avanti dopo un lungo periodo di pesanti restrizioni» scrive infatti il governatore Francesco Acquaroli sulla sua pagina Facebook.  «Anche in questa fase - aggiunge - raccomando a tutti la massima attenzione, perché il virus continua a girare e l'occupazione delle terapie intensive è ancora alta». E ricorda come a novembre scorso le terapie intensive erano vuote, «quando poi a febbraio è arrivata la terza ondata, con la variante inglese, in terapia intensiva avevamo ricoverate in media 70 persone. Ma con i numeri di oggi, con circa 140 persone in terapia intensiva, dobbiamo assolutamente scongiurare una nuova ondata», sottolinea il governatore. «Oggi - si legge ancora nel post Facebook di Acquaroli - chiederemo un incontro a tutti i sindaci, tramite le conferenze di Area Vasta, e alle Prefetture, per rafforzare la strategia comune di contrasto al virus». «L'obiettivo è fare il possibile per evitare di dover assumere ulteriori misure diffuse a livello provinciale o regionale».

Ma le raccomandazioni del presidente della Regione Marche non si esaaurisco qui.

Infatti aggiunge: «A differenza del mese di febbraio, quando non avevamo parametri di riferimento per analizzare la variante inglese, adesso possiamo comprendere il suo impatto più chiaramente, monitoreremo l'andamento della curva pandemica e, qualora necessario, interverremo anche comune per comune cercando di bloccare sul nascere eventuali focolai, per salvaguardare il più possibile sia la salute e la sicurezza dei cittadini che le attività economiche. Abbiamo un mese difficile davanti e dobbiamo tutti esserne consapevoli».

Acquaroli poi conclude: «Il nostro obiettivo è di arrivare bene a maggio e giugno, considerando dall'altra parte anche l'incremento della campagna vaccinale nelle prossime settimane e sperando in future minori restrizioni dal livello centrale. Noi faremo la nostra parte ma occorre la collaborazione di tutti».

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