Meno tamponi, meno positivi ma per vedere l’effetto dei divieti ci vogliono ancora 10 giorni

Meno tamponi, meno positivi ma per vedere l’effetto dei divieti ci vogliono ancora 10 giorni
di Maria Teresa Bianciardi
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Mercoledì 18 Novembre 2020, 03:40

ANCONA - Ancora 10 giorni per iniziare a vedere gli effetti delle restrizioni applicate nelle Marche contro il Covid. Ma un primo segnale c’è, ed è la situazione di stabilità che si è venuta a creare sia nel numero dei casi positivi - comunque con numeri ancora elevati - sia nella pressione delle strutture ospedaliere.

Ieri, a fronte di 26 nuovi ricoveri, di cui 2 in terapia semi intensiva e il resto nei reparti, si è registrata la dimissione di 21 pazienti e così due giorni fa: 22 nuovi ingressi e 21 uscite. Numeri però ancora preoccupanti, perché gli infetti negli ospedali della regione superano i 600 e ieri è stato aperto anche il quarto modulo al Covid hospital per curare sette nuovi pazienti, mentre l’Asur ha disposto l’acquisto urgente di 30 letti per la Rsa di Ripatransone.


L’urgenza
La struttura è andata a rinforzare la necessità di posti Covid nell’Ascolano dove la pressione sanitaria ha superato il limite e si sta cercando di tamponare l’emergenza. Questa settimana è iniziata con un numero di tamponi basso rispetto a quelle trascorse: 2.308 il totale dei tamponi eseguiti nell’ultima giornata rilevata e 357 i positivi, pari al 29% dei 1.229 tamponi testati nel percorso nuove diagnosi. Secondo i dati resi noti dal Servizio sanità della Regione il maggior numero di casi, 115, in provincia di Macerata, seguita da Ancona con 77, Pesaro Urbino con 68, Ascoli Piceno con 49, Fermo con 24, oltre a 24 di fuori regione. 


I contagi
I soggetti sintomatici sono 50, ci sono poi contatti in setting domestico (81 casi), contatti stretti di casi positivi (87), contatti in setting lavorativo (10), contatti in ambienti di vita/socialità (7), contatti in setting assistenziale (3), contatti in setting scolastico/formativo (11), screening percorso sanitario (7) e 4 rientri dall’estero.

Per altri 97 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Otto i decessi avvenuti ieri e per un’altra persona, deceduta nei giorni scorsi, è stata definitivamente accertata la diagnosi di Covid. Le vittime marchigiane hanno un’età tra i 71 ed i 93 anni (tre donne): sei risiedevano in provincia di Ascoli (San Benedetto, Monteprandone ed Ascoli), una abitava a Fano, una a Montottone e due in provincia di Ancona (Senigallia e Jesi). Tutte, tranne il paziente senigalliese, presentavano patologie pregresse. 


I degenti
Come dicevamo sono saliti a 603 (+ 26) i ricoveri per Covid negli ospedali marchigiani, da cui il Servizio sanità della Regione ha scorporato le persone che si trovano nei pronto soccorso. Sono 78 i pazienti in terapia intensiva, numero invariato negli ultimi due giorni, mentre i degenti in aree di semi intensiva sono 138 (+2) e quelli in reparti non intensivi 387 (+24). Sono stati inoltre dimessi 21 pazienti. Nei pronto soccorso si trovano 70 persone, -16 rispetto a due giorni fa. Nel Covid hospital di Civitanova Marche si sono 14 pazienti in terapia intensiva, 28 in semi intensiva e 7 in non intensiva. I positivi in isolamento domiciliare passano da 13.634 a 13.908. Il totale dei ricoverati più isolati è 14.511. 


Le strutture territoriali
Gli ospiti di strutture territoriali sono 155, distribuiti tra le Rsa di Campofilone, Chiaravalle, Galantara, Ripatransone. Sono 18.058 le persone in quarantena per contatti con contagiati: 3.006 con sintomi, 597 operatori sanitari. I dimessi/guariti salgono a 8.314. I casi positivi diagnosticati dall’inizio della pandemia, dopo le ultime correzioni della Regione, sono 23.955.

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