Covid, impennata di ricoveri. In due mesi raddoppiato il numero di tamponi. Pompili: «L’incidenza si sta espandendo»

Covid, impennata di ricoveri. In due mesi raddoppiato il numero di tamponi. Pompili: «L’incidenza si sta espandendo»
di Andrea Taffi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 13 Gennaio 2021, 03:00

ANCONA - Ci sono 415 contagiati su 1732 tamponi molecolari processati positivi nel percorso nuove diagnosi. La mole dei contagi da Covid non si ferma nelle Marche e sono proprio i numeri a spingere la regione verso il tetto della zona arancione. Ci sono i nuovi positivi, c’è l’impennata dei ricoveri, ci sono le terapie intensive già da lunedi a livello di guardia.

LEGGI ANCHE:

LEGGI ANCHE:


I nuovi infettati
Iniziamo proprio dai nuovi contagiati: complessivamente parliamo di 499 casi su una mole complessiva di 5.615 tamponi. Tantissimi a riprova dello sforzo incredibile che la Regione sta profondendo nella direzione della ricerca epidemiologica. I 5615 tamponi vanno scomposti: ci sono 3.514 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1.782 nello screening con percorso Antigenico, 84 positivi) e 2.101 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 14,2%). Ricapitolando: 415 su 1732 tamponi molecolari (23%), 84 su 1782 nel percorso degli screening antigenici rapidi. 


Le zone del contagio
Un occhio alle zone conferma i trend delle ultime settimane: 174 sono in provincia di Pesaro Urbino, 119 in quella di Ancona, 69 in quella di Macerata, 69 in quella di Ascoli Piceno, 37 in provincia di Fermo e 31 fuori regione.

Interessanti sul punto le valutazioni svolte dal direttore dell’osservatorio epidemiologico regionale Marco Pompili in un post su Facebook. Ci sono l’innegabile crescita dei positivi e la pressione sugli ospedali ma c’è anche un sistema sanitario che sta producendo il suo sforzo massimale. «La strada ancora sarà lunga - dettaglia Pompili - ma oggi rispetto a marzo abbiamo una certezza che deve dare forza e impulso al nostro agire. Queste settimane non saranno semplici, l’incidenza è in una fase di espansione, anche in parte correlata all’enorme sviluppo della fase diagnostica, oggi sviluppiamo circa 44 mila tamponi totali ogni 10 giorni, a novembre la diagnostica era su circa 22 mila ogni 10 giorni. Oramai ognuno di noi ha capito che i piccoli atteggiamenti fanno e faranno la differenza, quindi stringiamo ancora i denti».


La situazione negli ospedali
Si diceva delle ripercussioni inevitabili negli ospedali della mole imponenti di contagiati. Ieri nonostante i 37 pazienti dimessi i ricoveri da 629 sono passati a 667 (+38). In calo i degenti in Terapia intensiva (79, -2) e Semintensiva (159, -5) ma in forte aumento quelli nei reparti non intensivi (359, +45). Per fortuna è stabile il numero di ospiti di strutture territoriali (222) e assistiti nei pronto soccorso che salgono a 58 (+3). In calo i positivi in isolamento domiciliare (13.523, -417) mentre aumentano i guariti (31.734, +866). Gli isolati in casa per contatto con contagiati sono 14.043 (-221) tra cui 4.412 con sintomi e 644 operatori sanitari. 


I decessi
E i numeri purtroppo si ripercuotono anche sui decessi, ieri ne sono stati registrati dodici. Si tratta di otto donne e quattro uomini tra i 73 e i 95 anni: così il bilancio regionale delle vittime arriva a quota 1.735. Cinque deceduti sono della provincia di Pesaro Urbino: una 80enne di Gradara, un 82enne di Pesaro, una 88enne di Mercatello sul Metauro, un 91enne di Fossombrone e una 95enne di Tavoleto. Quattro i morti della provincia di Ancona: un 76enne e una 91enne di Jesi (l’unica tra i 12 deceduti che non aveva altre patologie pregresse), un 88enne di Chiaravalle e una 94enne di Filottrano. Le tre altre vittime provenivano dal Maceratese: una 73enne di Tolentino, una 75enne di Civitanova Marche e una 93enne di Matelica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA