Autorità portuale, chi sarà il presidente? Ecco i nomi dei candidati che hanno confermato la consegna del curriculum

Il porto di Ancona
Il porto di Ancona
di Andrea Taffi
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Venerdì 30 Luglio 2021, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 15:34

ANCONA - Per qualcuno la partita sarebbe già chiusa. Per altri, visto il guazzabuglio in cui si è impantanato Matteo Africano e relativi veti incrociati per la nomina del commissario, forse c’è ancora spazio per le sorprese. Se la nomina a presidente dell’Autorità di sistema portuale Adriatico centrale va ai tempi supplementari di sicuro questa volta - a differenza dei regolamentari - il centrodestra mette in campo il suo fuoriclasse.

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La conferma dell’interessato
È confermata infatti l’indiscrezione del Corriere Adriatico sul professor Enrico Musso, docente di Economia dei trasporti all’Università di Genova e autorità riconosciuta in campo nazionale della logistica: «Sì ho presentato il mio curriculum» ci spiega a ora di pranzo al telefono.

Liberale della prima ora poi esponente della società civile dell’area di centrodestra (sconfitto per due volte alle Comunali dalla Vincenzi e da Doria, una volta alle Regionali, senatore Pdl tra 2008 e 2013, sotto inchiesta per la costola di Spese pazze in Liguria), infine di nuovo liberale, Musso ha chiesto un biglietto di sola andata per Ancona in virtù di una consolidata amicizia con l’ex presidente del Cipe e collega, Mario Baldassarri che lo ha caldeggiato ad Acquaroli e Marsilio. 


Le conferme dell’Aquila
E dall’entourage del governatore abruzzese si ratifica che Musso gode della massima fiducia: sia all’Aquila che ad Ancona.

Considerato che Giovannini non vuole rimanere con il cerino in mano, la responsabilità se la prendano i governatori. Senonché nella giungla delle voci che si accavallano fioriscono altre candidature dopo quella reiterata da Matteo Africano (già designato presidente dal ministro Giovannini ad aprile poi impallinato al Senato) e quella dell’ex segretaria dell’Autorità di sistema portuale Tirreno Centrale, Roberta Macii.

Smentito quello dell’ex stimatissimo segretario di Ancona (oggi titolare a Bari) Tito Vespasiani è invece confermato quello di Massimo Stronati, presidente di Confcooperative Marche e presidente nazionale di Confcooperative Lavoro e servizi, agglomerato di 5000 imprese nell’ambito del quale Stronati ha avuto esperienze in material di logistica, porti e intermodalità come imprenditore e presidente di organizzazione.

Delegato da Confcooperative nazionale per l’internazionalizzazione, ha girato molto l’Europa, i Balcani in particolare, e ha relazioni con la portualità estera, in particolare con il Pireo e Rotterdam. Stronati è nella manica di Acquaroli già dallo scorso marzo quando ancora non c’era stata la quadratura del cerchio su Africano ma la sua carta era rimasta coperta. 


Il secondo outsider
L’altra candidatura sarebbe quella di Enrico Moretti, il contrammiraglio attuale comandante della guardia costiera di Ancona. Voce da prendere con le pinze: a domanda sul punto Moretti risponde seccamente «no comment». Segno evidente che la ferita dello scarso rispetto con cui è stato trattato quando da servitore dello Stato aveva accettato di essere nominato commissario, è ancora viva. Che non abbia smentito, tuttavia, è notizia rotonda.


Avanti in autogestione
Nota a margine infine su Molo Santa Maria: ieri sera il segretario Paroli ha salutato i dipendenti dell’Autorità portuale a cena. Da lunedì tornerà a Livorno (dove era in aspettativa) e dal 15 settembre sarà segretario. Ieri è stato nominato all’unanimità dal comitato di gestione labronico: nella città dei gabbioni, i bunker in cui ci si scanna tutti contro tutti a pallone in spiaggia, un attestato incredibile alla sua cifra professionale. Il commissario Pettorino non chiederà nomine o reggenze: avanti in autogestione. 

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