La regione sigla un accordo biennale con Amazon per una vetrina tutta made in Marche

La regione sigla un accordo biennale con Amazon per una vetrina tutta made in Marche
La regione sigla un accordo biennale con Amazon per una vetrina tutta made in Marche
di Martina Marinangeli
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Venerdì 30 Luglio 2021, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 17:41

ANCONA - L’assist dei top player mondiali Amazon ed Alibaba per rilanciare il made in Marche. Con l’azienda di e-commerce statunitense, è già stato siglato un protocollo. Con la multinazionale cinese, sono in corso le interlocuzioni. Per uscire dal guado del Covid, le pmi marchigiane avranno bisogno di una bella spinta e si lavora su più fronti per la ripartenza. 

Approvata all’unanimità

Mercoledì è stata approvata all’unanimità, in consiglio regionale, la legge sull’Artigianato che ridisegna il quadro normativo a tutela, sviluppo e promozione del settore, mettendo a disposizione una copertura finanziaria di circa 4,5 milioni di euro per il 2022.

Ma nelle maglie del dibattito, l’assessore alle Attività produttive Mirco Carloni ha anche fatto sapere che, «per aiutare le imprese, stiamo portando avanti un’operazione con Amazon per la loro parte di marketplace dedicata alle Marche; mentre, con Alibaba, non abbiamo ancora pronto un protocollo, ma abbiamo già incontrato l’amministratore delegato che si è detto disponibile a fare una sorta di vetrina dedicata al made in Marche». 

Il protocollo biennale

Protocollo biennale di intesa invece già siglato con il colosso americano, finalizzato alla «realizzazione di attività di supporto alla digitalizzazione delle Pmi marchigiane e la promozione del Made in Italy», si legge nel documento allegato alla delibera 843 del 5 luglio. Amazon sta collaborando con le istituzioni per rendere il canale digitale più semplice, accessibile ed aiutare le piccole e medie imprese a colmare il gap educativo e di competenze per poter essere competitive nel mercato globale. Uno dei servizi che offre è la “Vetrina Made in Italy”, che mette in risalto i prodotti artigianali ed agro-alimentari, fiore all’occhiello del Belpaese, permettendo alle aziende locali di raggiungere nuovi clienti in tutto il mondo. 

Chi ha aderito

Hanno già aderito diverse regioni tra cui Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Puglia e Campania. Se andasse in porto il progetto con Alibaba, invece, le Marche sarebbero le prime in Italia a creare quest’asse. Nell’attesa, si diceva, l’assemblea legislativa ha dato disco verde alla legge – relazionata in aula dai consiglieri Marco Marinangeli (Lega) e Manuela Bora (Pd) - che punta a dare ossigeno nell’immediato all’artigianato. Tra i provvedimenti inseriti nell’articolato, la spinta alla digitalizzazione (con definizione dell’artigiano digitale), e l’istituzionalizzazione della figura del “maestro artigiano” e della “bottega scuola”. «Con la nuova legge sull’artigianato – si legge in una nota sottoscritta dal gruppo consiliare della Lega –, rafforziamo l’azione strategica per la ricostituzione del tessuto produttivo e sociale delle Marche. Poca burocrazia, valorizzazione, digitalizzazione, accesso privilegiato al credito: investiamo in cultura e “saperi artigianali”».

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