L'asfalto è una roulette: una vittima ogni quattro giorni sulle strade della nostra regione

L'asfalto è una roulette: una vittima ogni quattro giorni sulle strade della nostra regione
L'asfalto è una roulette: una vittima ogni quattro giorni sulle strade della nostra regione
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Mercoledì 8 Gennaio 2020, 08:04
ANCONA -  Si continua a morire sulle nostre strade. Meno che in passato, ma non può essere una consolazione. Gli ultimi dati ufficiali dell’Istat, riferiti all’anno 2018, fotografano il dramma: nelle Marche ogni 4 giorni una persona perde la vita in un incidente stradale e 20 rimangono ferite. Sono 87 i decessi nel 2018 (contro i 96 dell’anno prima) di cui 6 sull’autostrada A14 e 7.298 i pazienti finiti al pronto soccorso (-458) in 5.216 incidenti (-4,9%). Una tragedia quotidiana che tocca punte allarmanti nella provincia di Ancona, dove sono morte 28 persone (3 in più del 2017) con 2.283 feriti (-166) in 1618 incidenti (-67).

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Macerata è la seconda con più lutti (22 in 959 sinistri con 1356 feriti), Pesaro-Urbino la terza (21 decessi in 1250 incidenti con 1682 feriti). Le province virtuose, si fa per dire, sono Fermo (9 morti e 798 persone all’ospedale in 529 schianti) e Ascoli (7 decessi e 1179 feriti in 860 scontri). In compenso, in 8 anni nelle Marche gli incidenti sono calati del 22,5%, i morti del 20% e i feriti del 26%: significa che le campagne di sensibilizzazione, i controlli delle forze dell’ordine e la minaccia delle sanzioni un certo beneficio l’hanno portato.

Le strade, però, si confermano una roulette russa per gli utenti deboli, in particolare i pedoni: nel 2018 ne sono stati investiti 550 nella regione. Anche da questo punto di vista il capoluogo svetta per pericolosità: ad Ancona e provincia ogni due giorni c’è una persona che finisce sotto le ruote di una macchina. Sono stati 178 gli investimenti, contro 117 di Macerata, 108 di Ascoli, 97 di Pesaro-Urbino e 50 di Fermo. Troppi. Significa che le auto continuano a fare la parte del leone nella giungla delle strade dove si muore soprattutto di giorno e meno di notte: 13 marchigiani hanno perso la vita nel 2018 nelle ore serali, di cui 2 il venerdì (entrambi nell’Anconetano) e 4 il sabato. Vuol dire che le battaglie contro le stragi del weekend sono servite, anche se non hanno debellato del tutto il fenomeno, come dimostra la tragedia dell’Epifania a Senigallia dove Sonia Farris ed Elisa Rondina hanno trovato la morte all’uscita dalla discoteca.
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