Ancona, ubriaca brucia la barella: incendio choc a Torrette. Fuga dal Pronto soccorso. Le foto

Ancona, ubriaca brucia la barella: incendio choc a Torrette. Fuga dal Pronto soccorso
Ancona, ubriaca brucia la barella: incendio choc a Torrette. Fuga dal Pronto soccorso
di Federica Serfilippi
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Mercoledì 4 Ottobre 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 14:34

ANCONA Le fiamme, il fumo, l’odore acre che si propaga nella sala d’attesa e poi il grido d’allarme: «Uscite tutti». È la sequenza da brividi che ieri pomeriggio ha fatto vivere momenti di panico al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette. La trama l’ha tessuta una 43enne ucraina che ha dato fuoco alla barella su cui stava aspettando il turno per essere visitata. Si trovava nella zona filtro del triage quando ha preso l’accendino e ha compiuto il gesto insano. Per fortuna non ci sono stati feriti (lei è illesa), né intossicati.


La corsa all’estintore

È stato un infermiere del triage, appena viste le fiamme, a correre verso un estintore e spegnere prontamente il rogo.

Che avrebbe potuto fare danni incalcolabili. La maggiore conseguenza è stata invece, e per fortuna, la sola evacuazione della sala d’aspetto del pronto soccorso. L’allarme è rientrato in poco meno di un’ora. La ricostruzione dei fatti: l’emergenza è esplosa attorno alle 19. Poco prima, era stata portata in ospedale la 43enne, che risulta essere residente a Bologna. La donna era stata trovata, controllata e fermata dalla polizia in strada, poiché stava molestando alcuni passanti.

Un atteggiamento riconducibile al troppo alcol assunto nel corso della giornata. La donna, da prassi, ha passato lo step del triage e, in attesa del turno, è stata fatta adagiare su una barella nell’area di accesso al pronto soccorso. È qui che la donna ha tirato fuori l’accendino e ha dato fuoco alle lenzuola della lettiga. Un gesto insano. Le prime fiamme sono divampate, così come il fumo. È scattato il piano d’emergenza: l’infermiere del triage è corso a prendere l’estintore e ha provveduto in pochi secondi a spegnere il rogo e a mettere in sicurezza la paziente. Nel frattempo, il personale ha evacuato la sala d’aspetto. Dentro c’erano una cinquantina di persone, tra pazienti in attesa e i loro familiari. A qualcuno, in quei momenti di panico, deve essere tonata un mente la scia di fuoco lasciata nei primi anni Duemila da alcuni piromani che avevano colpito Torrette. 

Il fuggi fuggi

Una precauzione, quella di far uscire tutti, dovuta all’odore acre di fumo e al vapore sprigionato dall’estintore. «Ho visto le fiamme e sentito delle urla - racconta una donna evacuata - e poi ci hanno fatto uscire tutti». Alcuni sono stati portati fuori dai familiari accompagnatori, altri sono stati aiutati dagli infermieri. A qualcuno è stata data una coperta per coprirsi dal freddo. «Più che il fumo - dice un’altra donna arrivata al pronto soccorso con il marito - si è sentito fastidio con l’aria acre». Poco prima delle 20 tutto è tornato alla normalità con i malati che sono stati fatti rientrare. Le porte sono rimaste aperte per permettere il ricircolo dell’aria. Il personale dell’ospedale ha provveduto a bonificare la zona dove sono divampate le fiamme. Non ci sono stati danni. Al pronto soccorso sono poi arrivati anche i vigili del fuoco per un sopralluogo e i carabinieri della stazione di Collemarino. La 43enne verrà con ogni probabilità denunciata. Il plauso della direttrice del pronto soccorso, la dottoressa Susanna Contucci: «I nostri infermieri sono stati bravissimi e sono stati in grado di intervenire subito per spegnere l’incendio». 

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