Impennata di luce e gas: «I costi fuori controllo frenano la ripartenza». Le aziende marchigiane si preparano ad un autunno in salita

Impennata di luce e gas: «I costi fuori controllo frenano la ripartenza». Autunno in salita per le aziende
Impennata di luce e gas: «I costi fuori controllo frenano la ripartenza». Autunno in salita per le aziende
di Aminto Camilli
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Sabato 27 Agosto 2022, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 15:22

ANCONA - Sono pronte a riprendere l’attività le grandi aziende marchigiane, dopo la pausa estiva. Ma sono anche consapevoli di dover affrontare le problematiche che, emerse già nei mesi scorsi, potrebbero aggravarsi ulteriormente, soprattutto se la guerra in Ucraina dovesse prolungarsi per tanto tempo e se il prossimo governo non riuscisse a prendere di petto concretamente le questioni più delicate che in questo 2022 stanno generando ansia e preoccupazione tra gli imprenditori.  Ci riferiamo, in particolare, ai costi dell’energia elettrica e del gas, i cui rincari nel corso dell’anno si sono rivelati esorbitanti, nonché al reperimento delle materie prime e dei materiali fondamentali per le diverse lavorazioni industriali. Sfide non di poco conto, queste, che l’autunno ormai imminente potrebbe presentare alle realtà produttive della nostra regione. Elica, azienda fabrianese leader mondiale nella produzione di cappe aspiranti per cucina, riprenderà l'attività lunedì. «Ma sarà un rientro sospeso – spiega il presidente Francesco Casoli – ossia dominato dall’incertezza. La guerra in Ucraina si sta trascinando ormai da vari mesi, con conseguenze negative pure per noi, che siamo costretti a fare i conti con i costi sempre più alti dell’energia elettrica e del gas, i quali gravano certamente sulle famiglie, ma incidono in modo pesante anche sulle aziende. Speriamo davvero che l’autunno veda la risoluzione di queste spiacevoli vicende internazionali».

Casoli (Elica): «Campagna elettorale virulenta»

Inevitabile un rifermento alla politica, visto che manca appena un mese alla consultazione elettorale nazionale. «Stiamo assistendo – prosegue Casoli – a una campagna elettorale abbastanza virulenta.

Capisco la polarizzazione, però poi bisogna fare i conti con il territorio, che ha bisogno di scelte di buon senso che aiutino ad affrontare con efficacia i prossimi mesi sul versante economico e del lavoro. Detto questo, aggiungo che in giro vedo fermento, voglia di fare, desiderio di comunità e di spensieratezza. Tutto ciò è positivo per l’economia. Ecco, se tutti avessimo un atteggiamento positivo, non guasterebbe».

Pilotti (Loriblù): «Noi abbiamo un contratto favorevole su energia elettrica»

Non nega le difficoltà della situazione Annarita Pilotti, amministratore delegato di Loriblu, nota azienda calzaturiera del Fermano. «Riguardo all’energia elettrica – osserva– abbiamo un contratto favorevole, stipulato a suo tempo, mentre dovremo fare i conti con il forte rincaro del gas. L’attività da noi è già ripresa, ma temiamo che la spesa per il riscaldamento vada poi a incidere negativamente su altri aspetti. Non possiamo aumentare i costi dei prodotti, a causa della concorrenza agguerrita, ma così rischiamo di vendere di meno. L’auspicio è che il prossimo Governo prenda in mano la situazione e riesca a concordare per gas ed energia elettrica un prezzo di mercato adeguato. Capisco che sarà difficile tornare a quello di due anni fa, ma che almeno sia più abbordabile per tutti, dalle famiglie alle imprese».

Selci (Biesse): «Problema logistico e di approvvigionamento»

Roberto Selci, patron di Biesse Group, multinazionale pesarese leader nella tecnologia per la lavorazione di legno, vetro, pietra, plastica e metallo, sottolinea che «a parte i costi di luce e gas, per noi i problemi maggiori saranno di carattere logistico e di approvvigionamento: materiali che non si trovano, trasporti difficili (ad esempio, i noli con le navi) e quant’altro. Le elezioni politiche? E’ chiaro che da un Governo ci si aspetta sempre il meglio, ma le aziende sono comunque abituate a lottare per conto proprio». 

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